ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL MATTINO
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Venerdì 9 Aprile 2004

Federico Manfi

TRA L’ALTRA NOTTE E IERI NOVE I BERSAGLIERI RIENTRATI DA NASSIRIYA

 In Italia i feriti più gravi, due sono campani


 

Sono arrivati dall’Iraq a piccoli gruppi, i militari italiani feriti negli scontri a Nassiriya. E per due volte nello scalo romano scene di commozione con le famiglie che li attendevano insieme con gli alti gradi militari. In totale nove sono i soldati che hanno fatto rientro in patria: dopo i tre militari dell'Esercito e quello dell'Arma giunti nella notte tra mercoledì e giovedì, nel pomeriggio di ieri sono arrivati a Ciampino complessivamente 5 soldati: tre ricoverati al Policlinico militare del Celio ed altri due - i caporal maggiori scelti Giacomo Farfante e Marco Caputo, feriti entrambi agli arti inferiori, ma in condizione di camminare - che hanno proseguito con lo stesso C-130 per Pisa. Due sono campani, entrambi caporal maggiori: Armando Mirra, 24 anni, di Napoli e Luca Patrizio, 22 anni di Calvi Risorta in provincia di Caserta. Insieme con l’altro caporal maggiore, Raffaele Cataldi, 24 anni di Terlizzi in provuincia di Bari, sono proprio i due militari campani a essere tenuti sotto particolare osservazione all’ospedale militare del Celio dove ieri è stato in visita ai militari il sottosegretario all’Interno Mantovano.

«Gli ultimi tre arrivati - affermato infatti il direttore del Policlinico militare, il generale Francesco Tontoli, anche lui casertano - sono quelli che hanno qualche problema in più. Sono a letto, non possono alzarsi. Dei tre soldati dell'Esercito che sono arrivati stanotte, invece, uno non può camminare ed è preferibile che resti a letto». A proposito dei tre militari più gravi, il generale Tontoli ha detto che «hanno ferite da armi da fuoco e schegge. Uno ha una ferita alla coscia abbastanza importante, con perdita di sostanza; un altro ha una lesione alla gamba destra e una ferita penetrante al polpaccio, e il terzo una lesione ad un gluteo, anch’essa piuttosto importante». E uno dei tre racconta: «Ci hanno sparato alle spalle, è una fortuna essere qui ora». Il direttore del Celio, comunque, ha definito «discrete» le condizioni dei militari rientrati in Italia.

Dei dodici bersaglieri feriti martedì a Nassiriya negli scontri a fuoco con i guerriglieri sciiti, tre soldati e un sottufficiale dei carabinieri erano giunti in nottata a Roma con un volo speciale proveniente da Tallil: a bordo il sottotenente Massimo Pupo di Rho (Milano), il caporalmaggiore Francesco Galati di Surano (Lecce) e il primo caporalmaggiore Daniele Vadrucci di Nociglia (Lecce) e il maresciallo ordinario dei Carabinieri Maurizio Schiavone.


    

 

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