ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL MATTINO
(Sezione:    Pag.   )
Lunedì 15 luglio 2002

ELENA ROMANAZZI

ALFREDO MANTOVANO


LE impronte digitali verranno rilevate presto a tutti gli italiani e faranno parte del pacchetto di informazioni personali contenute all’interno della carta d'identità elettronica. «C’è l’intenzione del Governo - spiega Alfredo Mantovano, sottosegretario all’Interno - di inserire una norma nel decreto legge sulla regolarizzazione degli immigrati che lavorano in nero presso le aziende».

Onorevole Mantovano quali saranno i tempi per la presentazione del provvedimento?
«Entro la fine di agosto, raccogliendo dunque l’ordine del giorno di Tabacci, approvato alla Camera, e quello di Boscetto approvato al Senato».

Perché inserire questa norma nel decreto accelerando i tempi?
«Si sta gradualmente diffondendo, anche se per ora è in fase sperimentale, la carta d’identità elettronica e uno dei presupposti per il rilascio è il rilievo dattiloscopico. La norma potrebbe prevedere che mano a mano che si passa dalle carte attuali e quelle elettroniche si prendano via via le impronte».

Pensa che ci possano essere dei lati negativi per il rilievo delle impronte a tutti gli italiani ?
«A mio avviso esistono solo elementi favorevoli. Solo una visione da Chigago anni ’30 è in grado di associare il rilievo ad un’area di criminalità».

Serve comunque anche a questo
«Certo ha una funzione importante perché evita che più volte si possa beneficiare di sconti di pena, di sospensioni, sulla base di diverse identità. Ma serve anche in altri ambiti».

Quali?
«Per evitare la falsificazione dei documenti, come è stato approvato. Ma serve anche, per tutti, nell’ipotesi di sciagure, in caso di calamità naturali o di incidenti, per avere la certezza dell’identità. Disponendo di una banca dati con criteri di gestione uniforme per le impronte si ha una omogeneità di rilievo e si avrà una immediatezza di riscontro».

In Europa il sistema è diffuso?
«Si sta diffondendo. Lo stanno predisponendo in Germania, ed è già diffuso in Belgio. Essendo questa un’esigenza comune è da immaginare che ci sarà una diffusione in tutta l’Ue».

Ci sono i fondi per la carta d’identità elettronica?
«Il governo di centrosinistra l’ha annunciata e non ha stanziato neanche una lira. Adesso per il 2002 i fondi ci sono. Poi cercheremo di reperire le somme che occorrono tenendo conto che è una esigenza sulla quale sono stati assunti precisi impegni». .

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