ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su il mattino di Padova
(Sezione:    Pag.     )
Martedì 11 Marzo 2003

f.t

L'annuncio arriva da An

Sindaco di destra pronto a ospitare il Centro veneto per i clandestini


MONTAGNANA. Dopo la prevedibile pioggia di rifiuti, il Centro di permanenza temporanea per clandestini raccoglie il primo sì. E' quello di un sindaco del centrodestra, che amministra un Comune collocato tra Montagnana e Monselice e che ha condizionato la disponibilità ad accogliere il Cpt a una serie di garanzie legislative e finanziarie. Di chi si tratta? «Non parlo neanche sotto tortura perché equivarrebbe a bruciare sul nascere un'ipotesi dettata da senso di responsabilità civica» replica Maurizio Saia, il deputato-assessore padovano di An che segue il progetto in stretto contatto con i sottosegretari alla Difesa, Berselli, e all'Interno, Mantovano. Oltre all'opzione della Bassa (che prevede una costruzione ex novo) altri due siti sono candidati al Centro: un fabbricato aziendale dismesso a Mestre, dotato di ampi spazi in buone condizioni; e un impianto militare abbandonato nel Veronese, indicato dalla Difesa. Entrambi di ampiezza superiore ai 1500 mq. «Tre luoghi» commenta Saia «che rispondono ai requisiti richiesti: lontani dai centri abitati ma ben collegati con le principali vie di comunicazione».

«La soluzione più rapida e indolore è quella prospettata dagli imprenditori privati» aggiunge Filippo Ascierto, l'altro parlamentare di An fautore del Cpt «io stesso ho raccolto tre offerte: la prima è quella di Mestre, e mi sembra preferibile, le altre riguardano complessi industriali dismessi nel Padovano. In ogni caso, escludo categoricamente alcune ipotesi circolate: Albignasego, Bagnoli e Abano non saranno coinvolte in alcun modo. Se potessi, lo farei sorgere nel mio collegio, a Piove di Sacco, perché un presidio di legalità e azzera i reati nel territorio circostante».


 

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