ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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IL MESSAGGERO (Sezione: PRIMO PIANO Pag. ) |
Domenica 15 Settembre 2002 |
Il segretario alla Giustizia Ashcroft a consulto
con i ministri
dell’Unione europea
COPENAGHEN - Il negoziato in corso tra Stati Uniti e Unione Europea sull'estradizione e sulla mutua assistenza legale registra «progressi sostanziali»: lo hanno constatato ieri a Copenaghen i ministri della Giustizia e dell'Interno dell'Unione europea e il ministro della Giustizia americano John Ashcroft, nel corso di un incontro a margine di una riunione informale dei ministri dell'Ue nella capitale danese nella quale non è stata presa nessuna decisione operativa. Nell’incontro con Ashcroft si è parlato di cooperazione nella lotta al terrorismo. Al termine il ministro della giustizia danese Lene Espersen si è detta molto «ottimista»: il negoziato sull'estradizione si concluderà entro l'anno per essere finalizzato dalla presidenza greca dell'Ue nel prossimo semestre. Sull'estradizione il nodo centrale, per gli europei, è rappresentato dalla presenza della pena di morte nell'ordinamento americano: «La soluzione - ha detto Espersen - si troverà senza mai dimenticare che l'ordinamento dell'Ue si basa sul rispetto dei diritti umani». Su questo punto «in Europa nessuno è disposto a transigere» ha confermato il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano in margine ai lavori, e l'Austria ha sollevato formalmente il problema anche durante la riunione. L'accordo Usa-Ue comunque si farà, e porterà indubbiamente un «valore aggiunto» rispetto agli accordi bilaterali già esistenti, ha osservato il ministro della Giustizia Roberto Castelli. Il ministro americano ha anche avuto colloqui bilaterali con i colleghi francese e spagnolo, cioè dei due paesi più «critici» sotto l'aspetto della risposta alla minaccia terroristica. Lunedì vedrà a Bruxelles il commissario europeo alla Giustizia Antonio Vitorino, mediatore tecnico per conto dell'Europa. «Siamo fermamente intenzionati ad andare avanti», ha detto ieri Vitorino. Tra Europa e Stati Uniti i negoziati in corso, in materia di lotta al terrorismo sono diversi e complessi: un accordo tra Europol e gli Usa per lo scambio di dati personali «dovrebbe essere concluso entro la fine dell'anno» ha assicurato Espersen, mentre «Eurojust e le equivalenti autorità americane si preparano ad affrontare rapidamente un negoziato su accordi analoghi di cooperazione». C’è, allo studio, la possibilità di creare «il più rapidamente possibile gruppi investigativi congiunti, con l'obiettivo di indagare sul finanziamento del terrorismo». Infine: «Ue e Stati Uniti si scambieranno sistematicamente informazioni sulle misure di sicurezza introdotte per prevenire il terrorismo». In quanto al timore che spazi di libertà vengano sacrificati alle esigenze della sicurezza, Ashcroft è stato esplicito: «Nessun patto segreto. Gli accordi saranno pubblici e il loro unico obiettivo è difendere la libertà». Sulla base di Guantanamo, Ashcroft ha assicurato che la detenzione nella base si svolge «nel rispetto delle convenzioni internazionali. Quando si è in guerra i cittadini che si comportano in maniera sleale vengono trattenuti almeno per tutta la durata della guerra».
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