ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL MESSAGGERO
(Sezione:  Primo Piano  Pag.   9   )
Martedì 25 Marzo 2003

di MASSIMO MARTINELLI

 

Emergenza profughi, saranno accolti nei Paesi di confine


 

ROMA - I profughi iracheni in fuga dalle bombe quasi certamente non attraverseranno nemmeno il Mediterraneo. Resteranno invece in Medio Oriente, in campi attrezzati per l'accoglienza che il Viminale e l'Alto Commissariato per le Nazioni Unite stanno già approntando nei paesi di confine. È questa la linea-guida del piano del nostro governo per far fronte a un'emergenza che, in realtà, non si è ancora verificata. Lo conferma il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano.

Onorevole, in che modo ci prepariamo al flusso di iracheni spaventati dalla guerra che potrebbero arrivare sulle nostre coste?
«In realtà non c'è all'orizzonte nessun flusso straordinario. È vero che stanno arrivando i clandestini curdi e iracheni, ma sono partiti alcuni mesi fa a prescindere dal conflitto. In ogni caso, lo sforzo che stiamo facendo, anche in base a quanto ci è stato segnalato dall' Alto Commissariato, è quello di attrezzare strutture di accoglienza e di soccorso nelle immediate vicinanze delle zone di guerra, in Turchia, Girodania, Iran e Kuwait, cioè in Paesi che hanno già dato la loro disponibilità di massima»

Basterà per evitare una nuova ondata di clandestini in Italia?
«In realtà, non abbiamoo scelto questa via per evitare che ci sia l'ondata: ma piuttosto per limitare il disagio di grandi spostamenti per i profughi stessi. Non dimentichiamo che le persone sfollate per ragioni belliche hanno la prospettiva di rientraare nel loro Paese appena il conflitto termina. Quindi non si trattaa di evitare un problema per le strutture di accoglienza in Italia ma di evitare spostamenti e disagi inutili, visto che questi profughi vorranno rientrarte in Iraq»

Sono confermate le cifre del presunto esodo fornite dai servizi di sicurezza, cioè un milione e duecentomila persone in fuga?
«Non sono confermate per nulla. Nessuno è in grado di fare previsioni in questo momento. Ricordo che dal Kosovo, che era vicino a noi, arrivarono alcune decine di migliaia di profughi. Per l'Afghanistan furono molti di meno e furono ospitati in tutta Europa. Così come l'operazione di assitenza algi iracheni sarà finanziata da tutti i paesi dell'Unione europea»


 

vedi i precedenti interventi