ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su IL MESSAGGERO
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Martedì 27 Agosto 2002

di antonio FLORIO
Sulla Gazzetta ufficiale la legge Bossi-Fini. Polemica tra opposizione e governo sugli ingressi illegali. Minniti (ds): si è toccato il picco più alto degli ultimi anni

 

Clandestini, più espulsi ma è record di sbarchi
Mantovano: gli arrivi aumentano del 5%, i rimpatri del 32%. Da domani i moduli per regolarizzare le colf


 

ROMA - La legge "Bossi-Fini" sull’immigrazione da ieri è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale e dal 9 settembre, trascorsi 15 giorni, sarà pienamente operativa a partire dalla regolarizzazione di colf e badanti. Ma è polemica sugli sbarchi di clandestini - che la nuova legge dovrebbe fronteggiare - cresciuti in modo esponenziale in Sicilia: a Lampedusa nei primi sei mesi dell’anno sono addirittura decuplicati. Si è passati da 345 sbarchi a 3.500. Il ministro dell’Interno Pisanu, infastidito dalle critiche dell’opposizione, incontrando il presidente del Consiglio Berlusconi in Sardegna, ha sostenuto che durante il governo del centro-sinistra sulle nostre coste sono sbarcati più clandestini. Ha paragonato i dati dei primi sette mesi dell’anno (fino al 19 agosto per l’esattezza) con il Polo a palazzo Chigi (15.000 extracomunitari approdati sulle nostre coste) con quelli del 2000 (17.000 sfollati), quando l’Ulivo era al governo. Ma perché il responsabile del Viminale ha saltato il dato dei primi sette mesi del 2001? La ragione è molto semplice: non era omogeneo, in quanto nei primi 5 mesi era presidente del Consiglio Amato (Ulivo), che poi ha ceduto il testimone a Silvio Berlusconi. Di sicuro è stato un tandem fortunato: in quei sette mesi del 2001 gli extracomunitari che hanno dato l’assalto alle nostre coste sono stati poco più di diecimila.

L’ex sottosegretario del governo Amato Marco Minniti, ora responsabile per il problemi dello Stato dei Ds, attacca: «In attesa che si costruisca il "muro più alto" contro contro l’immigrazione clandestina promesso da Berlusconi, gli sbarchi soon aumentati toccando, probabilmnete, il picco più alto di questi ultimi anni».

Replica il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano: «È vero, se si prende in considerazione il primo anno del governo Berlusconi gli sbarchi sono aumentati del 5%, ma è anche vero che durante lo stesso periodo le espulsioni dei clandestini sono aumentate del 32 per cento e gli arresti dei trafficanti del 54%. Chi ha fatto di più nella lotta alla clandestinità? La risposta è nei dati obiettivi».

La polemica sugli sbarchi non tocca la sanatoria di colf e badanti, prevista all’art.33 della legge "Bossi-Fini". Da domani sarà possibile ritirare presso i 14.000 uffici postali sparsi in tutt’Italia il kit con moduli e bollettini per regolarizzare colf e badanti. Alle poste hanno promesso che per l’occasione potenzieranno il personale, ci sarà a disposizione per informazioni il call-center, telefonando al 160, ma invitano a non precipitarsi nei primi giorni agli sportelli. I kit messi a disposizione dal ministero dell’Interno sono più di un milione e altrettanti saranno fatti stampare dalle poste italiane. E poi fino al 9 settembre, data di entrata in vigore della legge, non potranno essere spedite le domande. Sempre per quella data dovrebbero arrivare i kit per regolarizzare gli operai extracomunitari che lavorano in nero nelle aziende industriali, agricole e commerciali. Tre giorni prima, il 6, il governo approverà il decreto-legge con cui si darà il via al provvedimento gemello delle colf. Sarà diverso il costo e il tempo della regolarizzazione. Per colf e badanti sono previsti 330 euro per i contributi arretrati forfetizzati e la domanda di sanatoria va inviata entro due mesi dall’entrata in vigore della legge; per gli operai, 800 euro di contributi e spese e la richiesta da spedire entro 30 giorni dall’operatività del decreto.

Quanti saranno complessivamente gli extracomunitari che chiederanno la regolarizzazione? Si parte da 250.000 domande presentate nell’ultima sanatoria del ’98 e il sottosegretario Mantovano aggiunge: «Non si può in realtà fare nessuna previsione perché non si tratta di una sanatoria che consente di fare stime sulla base del numero di presenze di clandestini in Italia in un dato momento. Ora, si tratta invece di puntare su una serie di comportamenti attivi dei datori di lavoro. L'auspicio è che il maggior numero di questi regolarizzino i propri dipendenti».


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