ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su IL MESSAGGERO | Venerdì 29 marzo 2002 |
L’opposizione chiede più informazioni
ROMA - Di segno opposto le reazioni dell’opposizione che chiedono al presidente del Consiglio maggiori informazioni sulle misure prese per fronteggiare l’allarme terrorista. Il capogruppo della Margherita al Senato Willer Bordon si dice «lieto di sentire dal presidente del Consiglio che non dobbiamo avere eccessive preoccupazioni, ma preferirei capire cosa abbiamo fatto di concreto, quali misure di sicurezza siano state adottate nelle quattro città, anche perché oltretutto c'è un danno commerciale, turistico». Acqua sul fuoco la getta il sottosegretario all' Interno Alfredo Mantovano, secondo il quale «gli italiani possono tranquillamente godersi le vacanze di Pasqua: non ci sono rischi superiori a quelli ordinari. Si può tranquillamente passeggiare nelle splendide città italiane - ha osservato Mantovano, a margine di un convegno di Legambiente -; dopo l' 11 settembre, in tutto il mondo, e anche in Italia, sono state elevate le misure di sicurezza. In questo periodo non ci sono stati motivi per un ulteriore innalzamento dell'allarme». Cauto anche il sindaco di Milano Gabriele Albertini che ieri ha avuto «rassicurazioni» dallo stesso ministro degli Interni. «Da parte nostra - ha spiegato Albertini a Palazzo Marino - c'è grande attenzione ma anche grande serenità. Ogni allarmismo mi sembra davvero fuori luogo». Invito alla tranquillità da parte del sindaco di Firenze Leonardo Domenici: «Sono state ulteriormente aumentate le misure di sicurezza, già elevate, previste per questo periodo pasquale». Comunque - ricorda Domenici - «non è la prima volta che sono state diramate segnalazioni di questo tipo». Polemica la reazione del sindaco di Verona Michela Sironi: «Abbiamo saputo la cosa dai giornalisti - spiega - e non dal Ministero degli Interni che dovrebbe essere l'ente predisposto a fornire queste notizie. Sono preoccupata sia per l'incolumità delle persone sia per le ripercussioni sul turismo».
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