ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su IL MESSAGGERO
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Lunedì 4 Ottobre 2004

 
O. Pet.

VATICANO E DINTORNI

 

 Teste coronate a San Pietro per Carlo I proclamato beato


 

Roma

CITTA’ DEL VATICANO - Aristocratici e teste coronate (o ex tali) di mezza Europa ieri in piazza San Pietro per la glorificazione, quale beato, di un antenato di molti di loro: Carlo I d’Austria, l’ultimo imperatore, passato dalla polvere del trono perduto e dell’esilio, alla gloria degli altari. I genitori di Karol Wojtyla furono suoi sudditi per il breve spazio di un biennio di guerra (21 novembre 1916-4 novembre ’18). Chi era il nuovo beato, ultimo dei cinque proclamati ieri - due sacerdoti francesi, due suore, tra le quali la mistica Emmerick, e infine il laico, anche se imperatore e re? «Un esempio per chi ha responsabilità politiche in Europa», ha risposto il Papa. Carlo è stato proclamato beato per la santità della vita (50 anni di processo, 13 studi storici, ogni calunnia controllata e smontata, compresa l’infedeltà coniugale e l’autorizzazione all’uso di gas nervini), ma un aspetto specifico fu la sua azione seria e coerente, anche se sfortunata, di arrestare la ”Grande guerra” che egli ereditò dal prozio Francesco Giuseppe. Tre punti ha messo in luce il Pontefice: «Cercò di riprendere l’iniziativa di pace di Benedetto XV»; «si mise al totale servizio dei suoi popoli»; «i suoi sforzi erano anche per cercare di seguire la chiamata ad essere santi nell’azione politica». Tutte le nazioni dell’ex-impero asburgico erano rappresentate ieri in piazza, anche con divise militari dell’epoca. Quattro i figli del nuovo beato presenti, a cominciare dal 92.enne arciduca Otto e 99 bisnipoti. Per il Governo, il sottosegretario Mantovano, devoto di Carlo I.


    

 

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