ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su IL MESSAGGERO (Sezione: CRONACHE DI ROMA Pag. ) |
Lunedì 4 novembre 2002 |
Lobefaro, inchiesta sul corteo di Forza Nuova
Il presidente del I municipio Giuseppe Lobefaro ha deciso, dopo le polemiche nate per il sit-in di Forza Nuova, di aprire un'inchiesta interna per capire chi ha disatteso alla direttiva che prevede il passaggio nell'ufficio di presidenza delle richieste di autorizzazioni all'occupazione del suolo pubblico per manifestazioni.«Da sei mesi a questa parte - afferma Lobefaro - ho stabilito che tutte le domande per l'occupazione di suolo pubblico prima di essere sottoposte ai pareri degli altri enti, passino sul mio tavolo e proseguano l'iter amministrativo solo se hanno ricevuto il mio benestare. Questo stranamente non è successo per Forza Nuova a piazza SS. Apostoli». Per Lobefaro l'anomalia «potrebbe voler dire che ci sia stata l'intenzione da parte di qualcuno di bypassare il mio visto e dirottare la pratica direttamente agli sportelli amministrativi, saltando il passaggio politico». Il municipio, precisa comunque il presidente, rilascia l'autorizzazione all'occupazione di suolo pubblico ma «quando le domande arrivano presso i nostri uffici significa che le autorizzazioni a manifestare sono già state rilasciate dalla questura». «Il ruolo del Comune - afferma Lobefaro - e nello specifico del Municipio, è soltanto quello di rilasciare o meno, l'autorizzazione all'occupazione di Suolo Pubblico (Osp), senza entrare nel merito del tipo di manifestazione. Lo stesso Municipio prima di procedere al rilascio dell'Osp deve sottoporre la domanda al parere dell'Ufficio Città storica, della Sovrintendenza Comunale e dei vigili urbani». Ieri pomeriggio, intanto, circa tremila immigrati hanno sfilato in corteo da piazza Esedra a piazza Vittorio, per chiedere la proroga di almeno un mese dei termini per la sanatoria degli extracomunitari «per consentire agli immigrati- come ha invitato il sottosegretario Mantovano, di denunciare i datori di lavoro che si rifiutano di regolarizzarli e di avviare azioni legali».
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