ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su IL MESSAGGERO VENETO | Giovedì 14 febbraio 2002 |
Immigrazione, si ferma la legge
ROMA – La commissione affari costituzionali del Senato alza bandiera bianca e rinuncia a esaminare il disegno di legge Bossi-Fini sull’immigrazione. Di fronte ai 1.050 emendamenti presentati dall’opposizione, la maggioranza ha definitivamente deciso di fermare i lavori della commissione e rinviare l’esame della legge direttamente in aula, dove è in calendario per martedì prossimo. Il provvedimento arriverà all’esame dell’assemblea senza relatore e tutti gli emendamenti, anche quelli già approvati in commissione, dovranno essere riesaminati. «Quando si impiega un’ora per discutere un emendamento perchè sei senatori della sinistra si iscrivono a parlare per dieci minuti l’uno, dopo aver presentato oltre mille emendamenti – ha detto il sottosegretario agli interni, Alfredo Mantovano – significa che non c’è alcuna volontà di ragionare. La sinistra ha presentato emendamenti ostruzionistici, chiaramente assurdi, dando prova di un atteggiamento irresponsabile. Ma la maggioranza e il governo non si fanno intimidire e sono decise ad approvare la legge in aula, dove gli strumenti del regolamento consentono un rapido esame degli emendamenti». Secondo Mantovano, inoltre, «non c’è alcun problema interno alla maggioranza». Gli emendamenti presentati dalla Lega nord, che cancellerebbero, se approvati, la sanatoria delle colf voluta dal governo, «non rappresentano un problema perchè – ha detto il sottosegretario – la maggioranza è assolutamente compatta». «Su questi temi – ha detto ancora – non esiste una posizione della Lega, una di An, una di Forza Italia e una del Ccd-Cdu, esiste solo una posizione della maggioranza, che è stata decisa in una serie di incontri». Di diverso avviso i rappresentanti dell’opposizione: «Con la decisione di fermare i lavori della commissione – ha detto il senatore diessino Franco Bassanini – la maggioranza ha subito una significativa sconfitta parlamentare. Evidentemente la maggioranza, anche per le divisioni presenti al suo interno, non è in grado di portare in fondo il suo provvedimento. Si illudono – ha aggiunto – se pensano che in aula le cose potranno cambiare: la nostra opposizione su tale disegno di legge, contenente norme illiberali, sarà ferma». «Quella della maggioranza – gli dà man forte l’altro diessino Luciano Guerzoni – è una vera e propria fuga: è il segnale che per la maggioranza la situazione si era fatta insostenibile».
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