ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Il Messaggero Veneto Giovedì 30 maggio 2002


 

Confindustria: più manodopera
Maroni: quest’anno concederemo 49 mila permessi per gli stagionali

 


ROMA – Governo e imprenditori sono in conflitto dichiarato sul lavoro degli immigrati e in particolare sui permessi d’ingresso per i lavoratori stagionali. Politicamente, il governo vuole frenare. Realisticamente, le imprese chiedono forza lavoro. Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, ha informato ieri la Camera che per l’anno in corso saranno 46mila, più 3mila per gli autonomi, quindi 49mila in tutto. Saranno preferiti gli immigrati che provengono dai paesi candidati all’ingresso nell’Unione europea, come Slovenia, Polonia e Ungheria, e quelli provenienti da paesi con i quali ci sono accordi bilaterali per il lavoro non permanente.

Ma queste decisioni sono considerate inadeguate dalle imprese. Il vice presidente di Confindustria, Guidi, si è precipitato a Montecitorio, dove è in corso il dibattito sulla legge Bossi-Fini, per incontrare il sottosegretario Alfredo Mantovano e per scambiare qualche parola, durante un incontro occasionale, anche con il ministro Tremonti. «C’è un problema con gli immigrati - ha spiegato Guidi - perché abbiamo bisogno di gente». Da fuori, e in modo più circostanziato, si è fatto sentire anche Paolo Bedoni, presidente della Coldiretti. Ha protestato contro «la politica del contagocce» di Maroni, che esclude le regioni del Sud dall’assegnazione dei nuovi permessi stagionali e ostacola «il processo di trasparenza nei rapporti di lavoro». C’è bisogno di altri 13mila permessi, per lavoratori provenienti «da tutti i paesi non comunitari».

Ma bisogna farlo in tempi brevi, perché ci vogliono fino a quaranta giorni per l’effettiva presenza dei lavoratori in azienda. Mentre è prossima la campagna estiva e autunnale per la raccolta di frutta, ortaggi, uva e olive.

Maroni si è detto convinto di aver soddisfatto, con le sue decisioni, «le esigenze delle imprese e delle regioni», in attesa che la nuova legge sull’immigrazione consenta di emanare decreti annuali per i flussi immigratori e anche «per ampliare le quote». Ha annunciato l’apertura di un «tavolo di confronto permanente» con le associazioni interessate al lavoro stagionale, per monitorare il fabbisogno e studiare un sistema informatizzato per il lavoro stagionale.

vedi i precedenti interventi