ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su
il Messaggero Veneto (Sezione: Pag. ) |
Giovedi' 5 Settembre 2002 |
A.P.
Le reazioni alle decisioni di Montecitorio Malumori nella Cdl ROMA – Segnali di malessere, mugugni, borbottii, c’erano già stati. Ma quello lanciato ieri da Alleanza nazionale è il primo vero «adesso basta» che si alza dalla Casa delle libertà.
Tanto più significativo perché giunge dal sottosegretario agli interni, Alfredo Mantovano, con l’esplicita sottolineatura che si tratta di una posizione concordata con il leader, il vice-presidente del Consiglio Gianfranco Fini.
Approviamo la legge Cirami perché altrimenti sembrerebbe che ci arrendiamo a un diktat dell’opposizione, dice infatti Mantovano in una intervista al Corriere della sera.
Ma poi basta. An non sarà più disposta ad assecondare «altri strappi sulla giustizia» e propone «una moratoria di uno o due anni su tutte le proposte di legge che incidono sul processo penale».
A bocce ferme. Senza continuare cioè a modificare qua e là il codice penale. Come si voleva fare – per esempio – con la legge proposta dall’ennesimo avvocato-deputato di Forza Italia, Giancarlo Pittelli, quella che fra l’altro imporrebbe di comunicare immediatamente all’interessato l’avvio di indagini su di lui.
«Questo - sottolinea Mantovano - significa dire al trafficante di droga: “stai attento che stiamo indagando su di te”». E aggiunge chiaro e tondo che «se la Pittelli venisse approvata così com’è, il rischio paralisi per il processo penale sarebbe molto fondato».
Ma è la stessa legge difesa a spada tratta nei commenti estivi da molti esponenti di Forza Italia. E lo stesso «stop» vale per l’estensione dell’immunità parlamentare che Forza Italia avrebbe voluto riprendere in questo autunno. |
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