ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO (Sezione: LECCE Pag. 5 ) |
Venerdì 12 marzo 2004 |
Arcangelo De Luca LA PRECISAZIONE
Casilli: «Aspettiamo le pratiche dal sindaco»
LECCE - Lo stop alle operazioni di demolizione delle costruzioni abusive di Porto Cesareo non è stato scandito dal comitato di martedì mattina in Prefettura. Né in quella riunione è mai stata abbozzata un' ipotesi del genere. La precisazione è del prefetto di Lecce, Gianfranco Casilli, che ha presieduto la riunione di coordinamento in questione (riservata ai responsabili sul territorio delle Forze dell'Ordine e allargata al sindaco di Porto Cesareo, Luigi Fanizza) e che ha inteso precisare il ruolo della Prefettura. «Nel vertice di martedì non è mai stata discussa né disposta alcuI na sospensione delle demolizioni - afferma il prefetto Casilli -. La riunione di coordinamento di martedì mattina, di carattere riservato, ha avuto un ruolo esclusivamente organizzativo. Non è nelle competenze né del prefetto né del comitato decidere se abbattere o meno una villetta abusiva: noi ci preoccupiamo solo di dare il necessario supporto al Comune di Porto Cesareo e coordinare le procedure di demolizione, con l'apporto delle varie componenti interessate in operazioni del genere (Forze dell' Ordine, Vigili del Fuoco, AsI, Enel)». Secondo la massima autorità territoriale dello Stato, anche il termine sospensione non sarebbe il più appropriato, «visto che sospensione significa, a mio avviso, che un'attività è iniziata e poi si è fermata. In realtà - spiega il prefetto di Lecce - è il Comune che ci segnala quali abbattimenti vanno fatti, dopo aver espletato le necessarie verifiche amministrative. Noi, lo ripeto, abbiamo solo il compito di coordinare tutti gli interventi. Peraltro, non ci risulta che ci siano altre pratiche complete che stanno a "dormire". Certo, èi sono ancora tante costruzioni abusive, ma questo è un altro discorso, che inizia circa lO anni fa. E ci possiamo anche chiedere perché finora non. sono state abbattute. Posso solo dire che il Comune di Porto Cesareo ha intrapreso un'attività che forse altre Amministrazioni non fanno. E noi doverosamente l'assistiamo». Il prefetto Casilli è apparso soprattutto colpi to dal clamore che ha avuto la vicenda negli ultimi giorni e dal fatto che la sospensione delle demolizioni (mai decisa dalla Prefettura, né dal Comitato di coordinamento») possa sembrare collegata ed in contrasto con le disposizioni impartite dal sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano. «La mia non è la preoccupazione di Gianfranco Casilli, prefetto di Lecce... ma dell'istituzione Prefettura, che è un' istituzione presente sul territorio a difesa della legalità, impegnata in tutti i campi con una serie di iniziative. Come potremmo mai decidere una sospensione delle operazioni di demolizione delle strutture abusive? Tra l'altro, lo ripeto, è una decisione che non ci compete. E non mi sentirei nemmeno tanto di colpevolizzare il Comune. Al di là di quanto è accaduto nel passato, prendo atto che il sindaco di Porto Cesareo ha intrapreso una certa attività di demolizione. Noi dobbiamo fornire solo i necessari supporti che operazioni del genere richiedono».
|
vedi i precedenti interventi |