ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su CORRIERE DEL GIORNO (Sezione: IN PRIMO PIANO Pag. 3) |
Martedì 4 maggio 2004 |
Leda Cesari
Ria rinuncia al parco eolico, il Comune lo porta davanti al Tar
LECCE - Palazzo Carafa lo ritiene l'ennesimo «schiaffo istituzionale» da parte della Provincia, e perciò ha deciso di rispondere da par suo: con un ricorso al Tar. Il Comune non ha infatti gradito la decisione di Palazzo dei Celestini di dotarsi di autonomo piano per l'energia alternativa, approvato il 23 aprile con quello che in via Rubichi definiscono «un blitz, un piano di 330 pagine varato senza consultare nessuno, neanche Lecce, sul cui territorio dovrebbe sorgere il parco eolico Lecce 3. La Provincia, insomma, ha preso in giro centottanta persone, tutti coloro che hanno creduto alle sue rassicurazioni e che hanno preso parte alle riunioni e agli incontri sull'argomento. E questo, per l'Omfesa, significa rinunciare alla commessa della Baltic Environment. Un progetto da 40 milioni di euro». Ennio De Leo, direttore generale di Omfesa, è furibondo. Nonostante ieri, dopo l'incontro in Provincia tra una delegazione dei lavoratori e il vicepresidente provinciale Salvatore Capone, quest'ultimo abbia ribadito la volontà di Palazzo dei Celestini di far rientrare le torri eoliche della discordia nel piano approvato il 23, «trovando risoluzione dei problemi occupazionali dell'azienda» e sollecitando nel frattempo la Baltic «a produrre tutta la documentazione necessaria». Infatti anche il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano, ieri alla testa della delegazione, si dice preoccupato, pur avendo chiesto precise garanzie per l'Omfesa. «Per arrivare il 30 giugno alla proroga della cassa integrazione straordinaria e poi lavorare a pieno regime, l'azienda ha bisogno di impegni seri e concreti. Trenitalia è disponibile a garantire commesse, come la Baltic, la Regione ad avviare corsi di riqualificazione professionale. Ma ora, approvando quel piano energetico - in assenza dell'opposizione - la Provincia ha rimesso in discussione tutto. Perché è vero che si può riconvocare il Consiglio - esiste l'istituto della prorogatio, se c'è la volontà politica di riconvocarlo - e modificare il limite di altezza delle torri, da 60 ad 80 metri. Oppure potrà essere la Baltic ad adeguarsi. Ma ogni ipotesi di modifica industriale richiederà tempo. E 1'11 maggio, giorno dell'incontro presso il Comitato per il coordinamento delle iniziative per l'occupazione, presieduto da Gianfranco Borghini, si avvicina». Intanto Legambiente, Italia nostra e Il Wwf dicono no ai progetti per i parchi eolici a Carpignano salentino e Nociglia: «Sono approssimativi e non rispettano le direttive regionali». Senza contare, dicono gli ambientalisti, che secondo un'inchiesta di Der Spiegel grandi sono i problemi di dismissione di simili impianti.
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