Lecce - «Magno si è ritirato? È solo una manovra perchè a Porto Cesareo altre demolizioni non ci saranno. Volevano abbattere solo la mia casa. Lo hanno fatto ed ora Mantovano e Fanizza saranno contenti». Salvatore Ianne è nell'ospedale «Vito Fazzi» di Lecce. Sta meglio dopo il malore di sabato mattina, ma la moglie Elisabetta - che era caduta otto giorni da nella casa abusiva di Porto Cesareo - ieri è stata operata nel reparto di Ortopedia.

Il Comune ha avviato le procedure per il repcupro delle spese sostenute per le demolizioni. Chiederanno il «conto» anche a lei. Cosa farà?
«Credo che debba pagare 4mila euro, non avrò problemi. Darò i soldi, ho sbagliato. Io volevo condonare, a Porto Cesareo atutte le case sono abusive».

Sabato , dopo il blitz, ha detto che ora lo Stato, dopo aver mostrato i muscoli contro di lei, deve demolire tutte le case abusive. Conferma?
«Ho detto quelle cose in un momento di ira. Spero invece gli abbattimenti siano bloccati. Non fate soffrire altre persone come avete datto con me»

Mantovano le ha augurato 120 anni di vita ma in una casa non abusiva....
«Ho letto certo, ma chi me li dà i soldi? Forse lui? Ha mostrato i musscoli contro di me, perchè non ha fatto altrettanto con PUnta Perotti a Bari e con il pontile di Porto Cesareo sequestrato prima della mia casa?»

Cosa è successo sabato all'alba?
«Il diavolo è entrato a casa mia. Ho chiesto ai poliziotti sei giorni per smontare le porte, le grate, il cancello. Ho speso 7mila euro per queste opere. Invece no. Ho diferso quella casa con i denti, mi hanno strappato un pezzo del mio cuore debole. Il pm D'Agostino ha dato il via libera alla demolizione in tre mesi. il 12 agosto scorso Fanizza si è fatto intervistare dalla tv davanti alla mia casa. Come voler dire: ecco il sinbolo dell'abusivismo edilizio».

In casa era da solo perchè?
«Mi hanni spiato, la sera prima ero a Salice da mia moglie a letto per le ferite dovute alla caduta. Sono venuti i carabiniri, mi hanno chiesto di consegnare il porto d'armi. Chissà, forse pensavano che io portassi il mio afucile a POrto Cesareo. Ma io non sono un deliquente ed il fucile l'ho smonatato. Poi mi hanno buttato fuori da casa mia».

Lei però, era abusivo. E Mantovano rappresenta lo Stato....
«Raffaele Fitto aveva detto che a Porto Cesareo bisogna approvare i Pirt ed il Prg e poi vedere quali case erano da condonare. Ho creduto alla sue parole, ho pensato che il blitz potesse essere rinviato. Ma non è stato così. Mantovano? Che rabbia quel sorriso in tv davanti alle macerie della mia casa. Quello che penso di lui preferisco non dirlo. Mia moglie mi ha detto che al mare non ci andremo più. Un'altra sconfitta»