ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO (Sezione: LECCE Pag. 5) |
Domenica 23 maggio 2004 |
Leda Cesari
«Vi spiego perchè Fini mi ha sponsorizzata»
LECCE - La nuova «pasionaria» di An adora Alfredo Mantovano, si ispira ad Adriana Poli Bortone... e gira spot tv con Gianfranco Fini. E se se siete habitué delle emittenti locali, avrete già capito che stiamo parlando di Simona Manca, 33 anni, di Trepuzzi. Avvocato, volto emergente di Alleanza nazionale e tra i candidati alla Provincia più invidiati del momento: a promuovere la sua elezione, stretto tra una selva di telecamere e un turbinio di microfoni, nientemeno che il Capo in persona: lui, il Presidente di An, Fini appunto. Che durante l'ultima venuta ad Otranto ha voluto omaggiare, con questo piccolo cadeau, tutte le gentili signore che stanno lavorando per il suo partito. E siccome a volte la vita è fatta di occasioni - essere nel posto giusto al momento giusto - giusto anche coglierle al volo: come ha fatto Simona. «No, nessun collega di partito si è risentito, per quello spot», spiega l'interessata. «Certo, molti mi hanno chiesto notizie, ma come hai fatto, ma lo conosci bene... La verità è che An aveva deciso di dare molto spazio alle donne, facendole crescere all'interno degli organi di partito per poi candidarle. Così, quando Fini è stato a otranto l'ultima volta, è stato naturale girare uno spot: era stato avvertito dal suo addetto stampa, Salvo Sottile. E siccome lì c'ero solo io, in quel momento la candidata più sicura, è toccato a me. Ma, ripeto, è stato un regalo per tutte le candidate». Le donne di An, infatti, sono notoriamente contro le quote rosa. E la «donna (tv)» del Capo non è da meno: «Non sono efficaci. Si mettono dei nomi a casaccio, tanto per rispettare la percentuale, e addio». Non è insomma quello che serve a Simona, già candidata (ed eletta) consigliere comunale a Trepuzzi nel 2001: «Sono scesa in campo con una civica, all'inizio, poi ho subito aderito ad An. Un po' perché la mia famiglia è di destra, un po' per scelta convinta e coerente: mi sono ritrovata subito nei valori e nei programmi di An, quindi dopo il congresso nazionale del 2001 ho fatto il gran salto». Un salto che l'ha poi traghettata nell'esecutivo regionale, nominata da Salvatore Tatarella, «e che mi impegna molto: faccio di tutto, per il partito, dai comunicati stampa ai dibattiti». Chi volete allora che sia la stella polare cui ispira la sua attività? «Adriana Poli, ovvio, colei che per il partito ha pure attaccato i manifesti. A lei vorrei arrivare, un giorno. Chissà quando». Ma il cuore è più vicino ad Alfredo Mantovano e ad Erio Congedo: «Sono una loro creatura, sono stati loro ad avvicinarmi ad An. Questo però non vuoI dire che sia lontana dagli altri: in An siamo tutti una grande famiglia». E la famiglia anagrafica? «Mio marito è avvocato pure lui. Ha i miei stessi ritmi, i miei stessi orari. Per fortuna...». Ma quanto ti piace Fini, Simona? «In che senso?», ridacchia. «Moltissimo - risponde -. E' il miglior presidente che potessimo avere».
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