ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  LECCE  Pag.  5  )
Martedì 24 febbraio 2004

Salvatore Avitabile

Le associazioni di categoria hanno firmato con il Governo un robusto protocollo antiracket

"Anche noi in campo contro l'usura"

Confcommercio. cancelleremo dall'albo chi non denuncia gli estorsori


 

LECCE - Non basta l'intervento delle forze dell'ordine per indurre le vittime del racket e dell'usura a denunciare. Ora lo Stato chiede alle associazioni di categoria di mobiitarsi con una serie di iniziative per scuotere i commercianti terrorizzati dai boss del' "pizzo". E chi non denuncerà le richieste estorsive alle forze dell'ordine verrà cancellato dall'associazione. E', questa, una delle novità più importanti deiprotocollo di intesa contro il racket e l'usura firmato ieri a Lecce dal sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, con i rappresentanti delle associazioni dei commercianti e delle associazioni antiracket. Presente anche il commissario nazionale, Carlo Ferrigno.

Un'assunzione di responsabilità maggiore, dunque, per le stesse associazioni che più volte sono state accusate di svolgere una scarsa azione di prevenzione e di sensibilizzazione nei confronti dei propri iscritti. Tutti hanno detto sì alla proposta, in primis la Confcommercio il cui presidente, Roberto Corigliano, come ricorderete, alcune settimane fa è stato arrestato con l'accusa di aver riciclato i soldi della mafia "provento" di racket ed usura. Ieri in prefetturac'era anche Corrado lurlano, presidente facente funzioni di Confcommercio. Che annuncia: "Nessun imbarazzo perchè la Confcommercio è pulita. Ventimila opuscoli ptesto saranno distribuiti ai nostri associati. E tra tre mesi l'associazione avrà un nuovo presidente eletto perchè Roberto Corigliano si èdimesso".

Sei i punti essenziali del protocollo di intesa: l'istituzione di un Osservatorio; l'impegno delle associazioni di categoria a promuovere l'obbligo dell'operatore economico a denunciare le richieste estorsive; la sospensione dell'iscrizione e l'immediata decadenza dall'associazione se non denuncia; l'individuazione di un soggetto nell'ambito delle associazioni di categoria che assista l'operatore economico nella gestione dell'azienda nei momenti di difficoltà connessi alle richieste estorsive; l'impegno delle associazioni di categoria a costituirsi parte civile nei giudizi in cui gli operatori economici sono vittime di estorsione e l'impegno da parte di tutti a promuovere iniziative di sensibilizzazione.

"E' un patto dal quale scaturiscono degli impegni concreti. Con questo protocollo scendono in campo direttamente le associazioni di categoria che si impegnano a promuovere la cultura della denuncia al loro interno e si impegnano a valutare la permanenza dell'iscrizione di un proprio componente se si accerta che ha ricevuto una richiesta di estorsione e non ha denunciato", dice il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano. E alle associazioni dice: "Se per loro favorire la denuncia significa stare dietro una scrivania e aspettare che qualcuno arrivi con il foglio a 4 già dattioscritto, allora non c'è bisogno di associsazioni. Connivenza all'in-temo delle associazioni? Sarebbe sbagliato, ingeneroso ed ingiusto generalizzare. Quello che è successo - senza anticipare nessun giudizio - dimostra che bisogna stare molto attenti", conclude Mantovano riferendosi all'arresto di Roberto Corigliano.

lurlano della Confcommercio annuncia l'impegno concreto della sua associe~zione. "L'arresto di Corigliano per noi è stato un duro colpo, con lui il numero degli iscritti è sempre salito. Ma non siamo preoccupati, la Confcommercio è sana tanto che negli ultimi giorni ci sono state altre 114 iscrizioni". E conclude: "Cancelleremo dall'albo chi non denuncia e segnaleremo alla magistratura i casi sospetti. Ci costituiremo parte civile nei processi, se necessario anche contro i commercianti che non collaborano".


    

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