ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: IN PRIMO PIANO     Pag.    3)
Sabato 22 maggio 2004

Rosanna Lampugnani


L'INTERVISTA

 

 Mantovano: «Si deve fare la denuncia»

Il sottosegretario: «Senza atti formali le indagini della polizia sono più difficili»


 

BARI - La Digos conferma: «Stiamo controllando a vasto raggio la zona di Carbonara. Se ci sarà conferma dei fatti denunciati allora si dovrà prendere atto che la situazione è davvero grave».

Raramente si ascoltano affermazioni simili, seppure informalmente, da dirigenti della questura. Quindi l'allarme lanciato ieri mattina dal deputato diessino Giuseppe Caldarola - che ha parlato con il prefetto e con il questore di Bari - non è caduto nel nulla. E con la Digos, con il questore Giuseppe Zannini Quirini, con il prefetto Tommaso BIonda è in stretto contatto il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano il quale - alle ore 17,30, quando siamo riusciti a rintracciarlo al telefono - non aveva ancora avuto no tizie di denunce ufficiali per tentata estorsione presentate da qualche esponente politico.

Mantovano, l'incendio della sede dei Ds a Lecce, l'intrusione in quella barese, la sede Udeur di Monteroni presa di mira e la tentata estorsione nei confronti di dirigenti di alcuni partiti di centrosinistra a Bari non stanno forse a dimostrare che è in atto un salto di qualità nell'intrusione della malavita nella campagna elettorale?
«Finora, alle 17,30, per le ultime vicende baresi non c'è stata nessuna formale denuncia e io non posso che ragionare su dati concreti. C'è solo un lancio dell'Ansa che riporta la parole dell'onorevole Giuseppe Caldarola, il quale spiega i fatti, ma il codice di procedura penale non prevede che scattino indagini su questo tipo di dichiarazioni. Così non basta che il dottor Michele Emiliano vada sul posto, a Carbonara. Chi ha ricevuto richieste di estorsione deve riferire alle autorità competenti. Al momento c'è un gran parlare, come è giusto che sia, ma manca il presupposto per l'indagine».

Forse la paura impedisce ai soggetti minacciati di farsi avanti. A Carbonara non si vive tranquillamente, come è noto.
«Recentemente le forze dell'ordine sono intervenute con operazioni importanti e la fiducia dei cittadini dipende molto dalla risposta delle istituzioni a fatti criminosi. Nessuno, ovviamente, nega che alcuni comportamenti possano essere dettati dalla paura. Ma se chi ha subito minacce o tentativi di ritorsione non se la sente di sporgere denuncia può farlo chi si è fatto portavoce di questi episodi».

Il candidato sindaco Michele Emiliano lo sta facendo in queste ore. A lei non risulta?
«No, ne riparleremo quando avremo la denuncia. La questura di Bari ha comunque valutato a tal punto le dichiarazioni rilasciate dall'esponente diessino che un funzionario, accompagnato da al cuni agenti, è andato a Carbonara per interloquire con i responsabili dei comitati elettorali. Non c'è stata, quindi, alcuna sottovalutazione degli episodi di cui si parla. Ma la possibilità di risalire ai responsabili dei fatti di Carbonara deriva da chi farà la denuncia».

Non crede che si stia raggiungendo un livello di guardia nello svolgimento della campagna elettorale? Si possono fare delle connessioni tra le vicende baresi e quelle leccesi?
«Sono molto rispettoso del lavoro della magistratura e delle forze dell'ordine e quindi la mia opinione non conta nulla. Da tempo, e in modo diverso, pubblici amministratori ed esponenti politici sono vittime di episodi gravi. Le regioni dove più intensi sono questi fenomeni sono la Calabria e la Campania. Al centro-nord bisogna segnalare i casi della Toscana e del Triveneto. Ma, facendo un discorso generale, posso solo dire che le cause dei vari episodi sono sempre diverse. Per esempio, in Toscana gli incendiari appartengono al mondo degli anarco-insurrezionalisti, in Calabria e Campania si deve parlare d'altro. Quindi non azzardo ipotesi su possibili connessioni tra i fatti di Bari e quelli di Lecce».


    

 

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