ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO (Sezione: IN PRIMO PIANO Pag. 2 ) |
mercoledì 22 settembre 2004 |
Rosanna Lampugnani LA POLITICA NELLA REGIONE
An punta su Mantovano per andare «oltre il Polo»
BARI - A sorpresa Alfredo Mantovano è stato nominato dal presidente di An coordinatore regionale. A sorpresa perchè nulla era trapelato nella riunione-fiume convocata domenica in via della Scrofa da Gianfranco Fini. Il quale - così come gli consente lo statuto del partito - ha nominato anche il commissario straordinario del partito provinciale barese: Rosario Polizzi. Entrambi, Mantovano e Polizzi, non sono ascrivibili ad una delle tre correnti in cui si divide An. Il primo, sottosegretario all'Interno, ci ha sempre tenuto a restar fuori dalla diatriba, in atto soprattutto tra la sindaca di Lecce Adriana Poli Bortone e l'ormai ex coordinatore regionale Salvatore Tatarella. Il secondo, Polizzi, proviene dalle fine della Dc. La scelta - spiega Tommy Attanasio, il consigliere regionale che con i colleghi, i parlamentari e i segretari provinciali ha partecipato alla riunione romana - rientra nella metodologia di Fini: risolvere le questioni più spinose senza penalizzare e umiliare nessuno. E, dunque, al posto di Tatarella - che ha lasciato l'incarico dopo l'elezione al parlamento di Bruxelles, anche se il desiderio era quello di mantenere l'incarico di partito - è arrivato Mantovano. Con il compito di rilanciare la strategia che fu di Pinuccio Tatarella, andare oltre il Polo. Questo ha detto Fini ai suoi, sorpresi piacevolmente dall'attenzione del gran capo, che - ha sottolineato il capogruppo regionale Oronzo Orlando - è tornato a occuparsi di An in prima persona. Per cinque ore, come mai prima, Fini, con Ignazio La Russa e Gianni AIemanno e i pugliesi, ha esaminato la situazione della Puglia, anche in vista dell'appuntamento elettorale del 2005. Il presidente del partito ha insistito sull'indispensabilità della figura di Raffaele Fitto, «un animale politico di valore» che non puòche essere il candidato della Casa delle libertà. Anche perchè «sta facendo rientrare la crisi di consensi del 13 giugno». A proposito delle recenti elezioni Tatarella ha ammesso che se An ha vinto le europee, ha invece perso le amministrative. Anche a Bari. L'europarlamentare ha rivendicato la linea tenuta nella scelta del candidato per il Comune, ha confermato l'opportunità del braccio di ferro ingaggiato con Fitto (che aveva bocciato l'auto candidatura dello stesso Tatarella). Comunque - insiste Attanasio - «la fase dello scontro, anche al nostro interno è alle spalle. C'è armonia nel partito, c'è armonia nella coalizione» che viaggia con il vento in poppa. Il motivo di questo ottimismo lo ha spiegato Fini: «Se si fosse votato a lugno, dopo le amministrative, avremmo perso. Oggi non è più così, grazie alle divisioni del centro sinistra. E grazie anche alla finanziaria di sviluppo che presenteremo». Due i punti «vincenti» della legge contabile: l'aumento del sussidio per i disoccupati; la tassazione del reddito delle famiglie, che ripartita sull'intero nucleo, consentirà notevoli risparmi. Insomma, An e la Casa delle libertàgiocano d'anticipo. Fini, infine, si è impegnato a rivedere il famigerato decreto fiscale 56 del 2000.
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