ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  LECCE    Pag.     7   )
Domenica 14 settembre 2003

Antonio Della Rocca

Incontro in prefetura alla presenza dei parlamentari salentini e dei sindacati. Caso Cnh: impegno per nuove assunzioni. Calò (Fim-Cisl): soddisfatti

«La crisi non si combatte boicottando i cinesi»

Il sottosegretario all'Interno Mantovano, a Lecce per il vertice sul' exFiat, boccia l'invito dei calzaturieri



LECCE - Gli industriali non hanno dubbi: la grave crisì che sta colpendo pesantemente il sistema produttivo salentino si può contrastare inserendo nella Finanziaria 2004 un pacchetto di misure a sostegno delle imprese. Sgravi fiscali, riduzione degli oneri contributivi ed altro. Purché si faccia presto, vista la gravità della situazione generale e le difficoltà di alcune tra le più importanti aziende del territorio.

Dopo l'allarme recessione lanciato ieri da Franco Surano, segretario provinciale della Cisl, la richiesta di sostegno al Governo da parte degli industriali per i problemi del Tac (comparto tessile - abbigliamento -calzaturiero), e l'invito dell'imprenditore tricasino Adeichi Sergio a boicottare i prodotti provenienti dai paesi asiatici, ieri ha preso la parola il sottosegretario all'Intenro, Alfredo Mantovano. "In passato abbiamo già affrontato questo argomento - ha affermato - sia con Sergio che con Antonio Fiograna (pioniere del calzaturiero salentino a cui fa capo il più grande polo industriale europeo del settore). Debbo dire - prosegue Mantovano - che il Governo segue con attenzione queste vicende, tenendo conto che però viviamo in un sistema che non è dirigista ma nel quale esistono ovviamente logiche e dinamiche di mercato". Adelchi Sergio, l'altro ieri, aveva sottolineato le difficoltà di competere con le produzioni provenienti dall'oriente per effetto del bassissimo costo del lavoro in paesi come Cina, Corea, Vietnam: sessanta dollari al mese pagati ad un operalo asiatico, contro 1.500 euro di un lavoratore italiano. E proprio su questa specifica problematica si è soffermato il sottosegretario. " ovvio - ha detto - che se c'e una competitività esasperata da parte di altri mercati, da quello cinese a quello dell'Est europeo, tutto questo ha dei riscontri negativi e rappresenta anche il dibattito di questi giorni. La posizione del ministro Tremonti all'Ecofin che si sta svolgendo a Stresa - spiega Mantovano - è proprio tesa non a violare le regole del merrcato ma a far presenti i rischi derivanti dalla presenza delle merci provenienti soprattutto dalla Cina che hanno dei costi e quindi dei prezzi che stracciano ogni tipo di concorrenza. Dunque - conclude - la questione non si risolve sul territorio, anche se da esso potrebbero partire delle rettifiche e delle innovazioni tali da consentire di affrontare il problema".

Ieri, intanto una delle tante vertenze aperte nel tormentato panorama industriale salentino, quella della Fiat Cnh di Lecce, è passata all'esame dell'incontro svoltosi in prefettura tra i sindacati, parlamentari salentini ed istituzioni, alla presenza dello stesso Mantovano. Com'è noto la Fiat prospettava la mobilità per 97 unità lavorative, scese poi a 90 grazie alla mediazione sindacale. "Abbiamo strappato per la prima alla volta alla Fiat un impegno importantissimo -annuncia Sergio Calò, segretario della Fim-Cisl di Lecce - e cioé quello secondo cui l'azienda dovrà colmare i posti lasciati vacanti con i pensionamenti mediante nuove assunzioni. Inoltre - aggiunge Calò - si è ottenuta la verifica sugli inivestinienti e sulla nuova gamma che si prevede di lanciare entro il 2005". Al termine del vertice, il segretario della Fu-CiSl leccese è parso soddisfatto.

"Si è giunti alla conclusione che entro il 19 settembre, giorno in cui ci sarà l'incontro di procedura alla Provincia, venga, fissato un vertice ad alto livello con Fiat nel quale sarà richiesto il massimo delle garanzie per i lavoratori, compresi quelli dell'indotto. Il risultato di stasera (ieri, n.d.r.) - continua - mi sembra comunque molto positivo perché siamo andati ben oltre la problematica attuale, accendendo un faro che ci consente di far luce sulla Fiat al di là della mobilità che rappresenta solo un incidente di percorso. Esprimo la mia soddisfazione - conclude - per come Mantovano e la deputazione parlamentare hanno risposto. Da essi è venuto un segnale positivo che fa ben sperare anche su quello che accadrà dopo che l'accordo sulla mobilità sarà siglato".


    

 

vedi i precedenti interventi