ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su QN IL GIORNO Il Resto del Carlino LA NAZIONE (Sezione: LA NAZIONE - PISA Pag. ) |
Sabato 10 Maggio 2003 |
di Antonio Luca Siliotto
«Arrivano i poliziotti di quartiere
Risposta ai bluff di Fontanelli»
PISA — L'istituzione del poliziotto di quartiere, già attivo in molte città e da lunedì anche a Pisa (alle 10 è in programma la presentazione in Prefettura), il governo ha dato una risposta concreta all'emergenza-sicurezza. E' quanto emerso nel corso del convegno «Con noi una città più sicura» organizzato da An al Palacongressi, presenti il sottosegretario al Ministero dell'Interno Alfredo Mantovano, il vicepresidente della commissione parlamentare per le questioni regionali onorevole Riccardo Migliori, il candidato sindaco Michele Mezzanotte, il consigliere regionale di An Virgilio Luvisotti e il presidente provinciale di An, Marco Meucci. Soddisfatti per la diminuzione generale del numero di reati, i relatori hanno però sottolineato che fra i cittadini permane comunque una sensazione d'insicurezza: il poliziotto di quartiere avrà proprio la funzione di vincere tali paure: «Ma — ha sottolineato Mantovano — ci vorrebbe stretta sinergia con le amministrazioni locali per affiancare al poliziotto, il vigile di quartiere». E Meucci ha rinfacciato al sindaco Fontanelli, al di là di tante parole e promesse, di non aver fatto nulla per questo obiettivo. Il sottosegretario Mantovano ha poi parlato della legge Bossi-Fini e di quanto il governo stia facendo nell'ottica di un coinvolgimento dell'Unione Europea nelle politiche d'immigrazione («l'esigenza deve essere quella di coniugare accoglienza e legalità»). E non è mancato un commento sulle contestazioni (a Lucca) al segretario generale della Cisl Savino Pezzotta: «Quando s'impedisce a qualcuno di parlare — ha detto Mantovano — ci si colloca fuori dalla democrazia. Anche a Pisa — ha detto — si registrano prove di intolleranza, ma noi non accetteremo provocazioni e sapremo portare avanti una cultura del rispetto della persona e della libertà». Infine Virgilio Luvisotti ha ribadito l'esigenza espressa dal prefetto di Firenze di avere anche in Toscana un centro di accoglienza per i clandestini. Il convegno è stato inoltre l'occasione per un appello di Mezzanotte ai pisani, che, ha sottolineato, non sono cittadini di sinistra: «Non è giusto dire: tanto non cambierà niente. L'appuntamento del 25 maggio è l'occasione giusta per dimostrare il contrario» e ha concluso: «Non andando alle urne si darà alla sinistra un vantaggio che essa non ha e si perderà l'opportunità per invertire finalmente la rotta».
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