ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su La Naz. Il Gior. Il Rest. Martedì 19 marzo 2002

Paolo Berardengo

 

«E' stato d'emergenza» E la sinistra va all'attacco


 

ROMA — Stato di emergenza in tutta la penisola per far fronte al problema clandestini, con poteri straordinari ai prefetti. La disposizione è del ministro dell'Interno, Scajola, e sarà ratificata mercoledì dal consiglio dei ministri. Il ministro. «Il provvedimento — ha detto Scajola, in visita a New York — consentirà di dotare i prefetti di tutti i poteri necessari ed eccezionali per gestire questo flusso che ci sta preoccupando in maniera particolare». «L'emergenza internazionale — ha spiegato il ministro — sta creando un vero e proprio esodo verso l'Europa, che deve essere gestito con poteri eccezionali, come prevedono le nostre leggi». Ciò per «garantire sia la prima accoglienza, sia l'espulsione quando è necessario». Scajola ha aggiunto che il provvedimento riguarderà la realizzazione di centri di prima accoglienza e «altri strumenti utili per gestire al meglio questo fenomeno che ci preoccupa molto». Il Viminale. La dichiarazione dello stato di emergenza sul fronte dell' immigrazione — definito provvedimento «straordinario ed eccezionale» in ambiente del Viminale — permette alle autorità di governo di utilizzare lo strumento del decreto per adottare misure immediate, come la requisizione di luoghi per organizzare centri di accoglienza e misure di sicurezza per fronteggiare eventuali nuovi sbarchi. Lo stato di emergenza attribuisce poteri eccezionali ai prefetti.

La sinistra. Piero Fassino non nasconde la sua sorpresa per la decisione del ministro degli Interni di proclamare lo stato d'emergenza per il fenomeno dell'immigrazione clandestina. «Si possono prendere — dice il segretario dei Ds — molti provvedimenti, quello che è certo è che c'è una legge, che è la legge Turco-Napolitano, che va applicata ed ha gli strumenti per affrontare anche questa emergenza». «Se il governo ritiene di adottare anche strumenti ulteriori — osserva — è libero di farlo. L'importante è che questo tema venga affrontato sulla base della ragione, del buonsenso e dell'equilibrio. Lasciando da parte i proclami con cui Bossi ha ubriacato per mesi le televisioni italiane». Più duro un altro esponente Ds, Folena: «Penoso e preoccupante lo spettacolo che la Cdl sta offrendo al Paese. Assistiamo a uno scontro tra proclama lo stato d'emergenza e chi ritiene magari doveroso far intervenire l'aviazione per bombardare i gommoni».

La maggioranza. Dall'altro fronte replica la maggioranza. Dice il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano: «L'articolo 1 del disegno di legge sull'immigrazione che è in discussione subordina gli aiuti ai Paesi dai quali provengono in maggior quantità i clandestini al rispetto, da parte di questi Paesi, di accordi di polizia giudiziaria e di riammissione». Anche per Buttiglione il governo «si sta muovendo bene» sull'immigrazione. Il ministro cita come esempio l'accordo stipulato con l'Albania e ricorda che Cipro e Turchia sono Paesi candidati all'adesione alla Ue.

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