ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su la Padania (Sezione: Pag. ) |
sabato 18 dicembre 2004 |
Quell’impopolare generosità del Monte Paschi
SIENA - A Colle Val d’Elsa, intanto, per la prima volta in Italia, un centro culturale islamico sarà gestito congiuntamente da un’amministrazione comunale e un’associazione musulmana. Lunedì 20 dicembre, infatti, presso il palazzo comunale di Colle di Val d’Elsa, il sindaco Paolo Brogioni e l’imam della comunità islamica locale, Feras Jabareen firmeranno ufficialmente il protocollo d’intesa fra il comune colligiano e l’“Associazione dei musulmani di Siena e provincia”, con sede a Colle di Val d’Elsa, per la gestione del nuovo centro culturale islamico. Alla cerimonia saranno presenti anche Claudio Martini, presidente della Regione Toscana e Fabio Ceccherini, presidente dell’amministrazione provinciale di Siena. Poco più di un mese fa, il 13 novembre, la Lega Nord, con in testa l’eurodeputato Mario Borghezio aveva già organizzato una manifestazione a Colle Val d’Elsa per protestare contro la realizzazione della nuova moschea. Circa 200 i leghisti che avevano preso parte alla protesta, contro la quale altri 200 giovani comunisti avevano organizzato una sorta di contromanifestazione, schierandosi in segno di solidarietà davanti all’attuale sede del centro di cultura islamica. Nel suo intervento Borghezio ha criticato anche la decisione della Fondazione Monte dei Paschi di Siena di destinare 300mila euro delle sue elargizioni 2004 al Centro islamico. La Lega ha inoltre incominciato la raccolta delle firme per un referendum contro la delibera con cui il Comune di Colle Val d'Elsa, nel 1999, ha dato in concessione d’uso, dietro il pagamento di un canone di affitto di 11mila euro l'anno, il terreno sul quale sorgerà la moschea. Il sindaco di allora, Marco Spinelli, è ora consigliere della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Proprio l’elargizione da parte della Fondazione è stata oggetto di un’aspra critica da parte della scrittrice Oriana Fallaci, nel suo ultimo scritto Apocalisse. La banca senese, intanto, è salita ultimamente agli onori della cronaca per colpa di tre suoi funzionari accusati di di aver praticato tassi di usura nei confronti di un artigiano di 51 anni di Bottegone, in provincia di Pistoia, poi fallito. La Procura della Repubblica di Pistoia ha chiuso le indagini tre giorni fa, e tocca al sostituto procuratore titolare delle indagini firmare la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei tre funzionari. Secondo l’inchiesta della Procura, l’artigiano, titolare di un mobilificio, si sarebbe visto applicare, tra il 1997 e il 1998, dei tassi sugli scoperti di conto e su un prestito notevolmente superiori a quelli consentiti dalla legge antiusura del 1996. Non è servito all’artigiano l’essere un vecchio cliente della banca: nel dicembre del 1999 la sua azienda terminò la propria attività e tre anni dopo, nel maggio del 2002, venne aperta la procedura di fallimento. A puntare il dito sul Monte dei Paschi era stato anche lo scorso 5 dicembre il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano: «Con quale fiducia - chiede riferendosi all’operato della banca senese in Puglia - gli operatori dell’agricoltura, del turismo e degli altri settori produttivi interessati dagli investimenti di Mps possono guardare a un sistema bancario, di cui Mps è parte significativa, che di fatto, con rare eccezioni fra le quali non si colloca Mps, continua a non onorare impegni antiusura formalmente assunti e sottoscritti?».
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