ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su La Padania (Sezione: Pag. ) |
Giovedì 14 novembre 2002 |
Lubbers (Onu): con la “Bossi-Fini” si fa chiarezza Per l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) Rudd Lubbers, la legge sull’immigrazione Bossi-Fini è una buona legge e serve soprattutto per fare chiarezza. «Ci voleva una normativa per regolarizzare la situazione», ha detto ieri Lubbers a Milano per presentare le iniziative per la Colombia in collaborazione con lo stilista Giorgio Armani. «Ma soprattutto - ha aggiunto - deve servire a chiarire chi è davvero un rifugiato e chi non lo è». L’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati si occupa di tutti coloro che fuggono dal loro Paese per un fondato timore di persecuzione per motivi di razza, religione, nazionalità, opinione politica o appartenenza a un certo gruppo sociale. Secondo dati del gennaio 2002 coloro che si trovano in queste condizioni sono circa 20 milioni, dei quali, secondo l’Unhcr, 12 milioni sono rifugiati, 940.000 richiedenti asilo, 460.000 i rimpatriati e oltre 6 milioni gli sfollati (coloro che lasciano le loro case, ma non il paese). In Italia i rifugiati riconosciuti dall’Unhcr (dati gennaio 2002) sono 9.169. I richiedenti asilo 9.620.
Quanto ai clandestini in Italia, gli ultimi dati, ancora parziali, relativi al numero delle domande per la loro emersione - resi noti nella serata di ieri dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi - sono quelli conosciuti fino alle 11.30 di ieri (più aggiornati, dunque, rispetto a quelli precedentemente noti, che si fermavano all’11 novembre). Le domande presentate - ha detto Berlusconi - ammontano a 696.759 (delle quali 340.258 per colf e badanti, 356.501 per lavoratori subordinati). Il dato fa riferimento ai bollettini di versamento accettati dagli uffici postali (elemento ritenuto più significativo rispetto al numero delle assicurate postali spedite, che, al calcolo fatto sempre fino a ieri, risultano essere lievemente inferiore). Quanto alla distribuzione regionale dei dati (sulla base delle assicurate), ai primi posti figurano Lombardia (con 159 mila domande di emersione) e Lazio (circa 123 mila); in Veneto e Trentino Alto Adige le domande sono state circa 66 mila, in Abruzzo e Molise circa diecimila, in Sardegna intorno a tremila.
L’Italia dovrebbe quindi, grazie alla Bossi - Fini ed alla regolarizzazione, diventare il paese della quasi legalità per quanto riguarda gli extracomunitari, con circa 2 milioni di immigrati regolari. si ridurrà drasticamente dopo l’emersione dal lavoro nero. Nei giorni scorsi il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano ha detto che in Italia vi sarebbero 800 mila clandestini, secondo la stima del dipartimento di pubblica sicurezza, fatta prima della regolarizzazione. Secondo i dati ufficiali, se le domande di emersione consegnate alle Poste saranno tutte giudicate regolari, i clandestini resterebbero solo 100 mila (500 mila invece a prestare fede ai dati delle associazioni), con un quasi prosciugamento dell’area degli illegali. L’Italia, dunque, conterà quasi due milioni di extracomunitari in regola. Infatti, secondo i dati del Viminale al 31 dicembre 2001, nel Paese vi erano 1.362.000 immigrati regolari.
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