ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su La Padania | Mercoledì 20 marzo 2002 |
«Occorre un segnale forte»
La Lega non abbandona la prima linea nella lotta all’immigrazione clandestina. Le critiche ad un atteggiamento giudicato troppo “intransigente”, non mancano, ma certi concetti iniziano a fare breccia, pur con tutti i distinguo del caso. Sulla proposta avanzata dal ministro Umberto Bossi che vuole creare un commissario unico per l’immigrazione, una nuova figura che raccolga e coordini le varie competenze connesse con il fenomeno degli immigrati, attualmente sparse tra più ministeri, Rocco Buttiglione, ministro delle Politiche comunitarie, si mostra possibilista. «Bossi ha ragione, quando dice che dobbiamo dare segnali forti, non solo come Italia o come Unione Europea, ma insieme». E aggiunge: «Dobbiamo dire ai paesi che sono all’origine dei traffici umani che devono smetterla, c’è un dovere di sorveglianza e di controllo». Buttiglione comunque esclude che le ultime polemiche sugli immigrati possano influire in Parlamento sull’approvazione del ddl Bossi-Fini: «Avevamo raggiunto - ha detto - un buon punto di accordo. Era buono prima e lo rimane anche adesso». Dopo l’invito rivolto da Bossi all’Ue, anche il presidente della Commissione europea, Romano Prodi, afferma: «C’è la necessità di una politica di cooperazione europea nel campo dell’immigrazione perché - spiega - è un problema che eccede la capacità di conoscenza, di organizzazione, di ordine, di disciplina di ogni singolo Paese». Ma in queste ore, gli esponenti del Carroccio non hanno risparmiato critiche nemmeno ai colleghi della maggioranza e a certi membri del governo, lamentando una scarso impegno sul fronte della lotta agli irregolari. Una posizione che ieri ha trovato sponda nelle parole del sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano: «Condivido la posizione di chi dice che è ora che la politica sull’ immigrazione del Governo cominci a dare qualche risultato concreto, anche per dimostrare che il voto dato al centrodestra non è stato vano. Purtroppo - osserva - nei confronti di un problema così ampio e complesso i cambiamenti non possano avvenire in tempi rapidi. Il nostro obiettivo ora è approvare la nuova legge sull’immigrazione - dice - che è frutto di un equilibrio raggiunto nella coalizione e da cui è difficile discostarsi. Poi la legge andrà applicata e allora i risultati inizieranno ad arrivare».
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