ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su
La Padania (Sezione: Pag. ) |
Martedì 29 ottobre 2002 |
Immigrazione, priorità Ue
Una dichiarazione di intenti per una maggiore collaborazione tra le diverse polizie, l'armonizzazione delle leggi sull'immigrazione e interventi mirati ad evitare l’abuso del ricorso alle richieste di asilo politico. A firmarla sono stati, oltre all’Italia, i Paesi dell’Europa dell’Est riuniti a Lubiana nella seconda conferenza internazionale dei ministri degli Interni sull'immigrazione. Italia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Ungheria, Jugoslavia, Austria, Bulgaria, Romania e Slovenia hanno puntato l'accento, in particolare, sulla cooperazione tra i diversi Stati per bloccare l’immigrazione clandestina e la criminalità ad essa collegata. «Si tratta di un accordo molto importante - ha detto il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano - perché nel contrasto all’immigrazione clandestina prioritaria è proprio la collaborazione tra le diverse forze di polizia». Per questo obiettivo, ha ricordato Mantovano, servono «strumenti adeguati e investimenti che l’Ue non può fare mancare. L’Italia non può essere lasciata sola nel controllo di una frontiera così estesa che nella maggior parte dei casi rientra in Schengen». D’accordo il padrone di casa, il ministro sloveno Rado Bohic secondo il quale l'idea fondamentale è quella di «allargare lo spazio di sicurezza in questa parte dell’Europa sulla base di standard di protezione simili, attraverso la collaborazione e la circolazione di informazioni per una cooperazione operativa tra le diverse polizie». Il ministro ha ricordato che particolare attenzione è stata dedicata «alla criminalità organizzata che si serve della rotta balcanica».
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