ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su la Padania
(Sezione:      Pag.     )
Sabato 2 ottobre 2004

 

Nel Brindisino un commando rapina un blindato sparando a metronotte e automobilisti

 

 Assalto a portavalori, 4 feriti

Solo per caso l’agguato non è stato una strage. Bottino di 470mila euro


 

MESAGNE (BRINDISI) - Un assalto compiuto con tecniche militari a Mesagne, citta-roccaforte della frangia brindisina della Sacra corona unita, e solo per caso non ci sono stati morti, come era accaduto nella strage della Grottella, il 6 dicembre '99. Allora i rapinatori della Scu fecero saltare in aria con la dinamite tre vigilanti e ferirono tre loro colleghi per poi fuggire con tre miliardi di lire custoditi in un portavalori della Velialpol. Nei mesi scorsi cinque di loro sono stati condannati all’ergastolo. Questa volta, quindi, forse solo per caso, ci sono solo feriti: tre guardie giurate che viaggiavano su un furgone blindato, anche questo della Velialpol di Veglie (Lecce), e un automobilista.

Nessuno dei quattro è in pericolo di vita, ma la scena a cui vigilanti e automobilisti hanno dovuto assistere ieri mattina era tanto inquietante da sembrare un film dei più brutali. Erano le prime ore del giorno quando la Mesagne-Sandonaci, a qualche chilometro dal centro abitato di Mesagne ed in una zona di campagna, è stata conquistata dal commando, composto da sette o otto persone. La strada è stata riempita con cartelli stradali che indicavano inesistenti interruzioni per lavori in corso, mentre la corsia su cui doveva transitare il blindato è stata cosparsa di chiodi per sfaldare le ruote del furgone. Tutto è stato studiato a tavolino con precisione certosina.

Il mezzo della Veliapol, che aveva a bordo 470mila euro, è stato bloccato con un finto incidente stradale: con un camion il commando ha tagliato la strada al blindato, l’ha fatto ribaltare facendolo finire fuori strada. In questo modo i vigilanti sono stati messi fuori gioco. A quel punto i rapinatori, a bordo di tre auto di grossa cilindrata, tra cui un fuoristrada, hanno aperto il fuoco sia contro il blindato sia contro alcuni automobilisti per farli allontanare. Uno di questi è rimasto ferito da un colpo di fucile allo stomaco: è il 22enne Antonio Pucci, di Castellaneta (Taranto), guarirà in 20 giorni. Feriti, in modo non grave anche i tre metronotte che si trovavano sul mezzo - Antonio Cavalloni, 38 anni, di Veglie, Giuseppe Arnesano, di 26, di Veglie, e Vincenzo Carlucci, di 38, di Squinzano - ma nessuno di loro è stato raggiunto dai proiettili.

Mentre alcuni rapinatori continuavano a tenere sotto sequestro gli automobilisti, gli altri con la fiamma ossidrica hanno aperto un foro sul lato destro del blindato e hanno prelevato il denaro. Sono così riusciti a prendere i soldi destinati agli uffici postali della zona nord della provincia brindisina e sono fuggiti. Dopo la rapina il sottosegretario all’interno Alfredo Mantovano ha convocato d’urgenza per stamane nella prefettura di Brindisi, una riunione operativa con i prefetti, i questori e i responsabili regionali delle forze dell’ordine della Puglia, per rafforzare il piano di controllo e prevenzione della criminalità sul territorio pugliese.


    

 

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