ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su GAZZETTA DI PARMA (Sezione: CRONACHE Pag. ) |
Giovedì 17 Febbraio 2005 |
Daniela Luciano
Primavalle, Lollo chocca l'Italia
DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA - « Il governo metterà in campo tutte le forze per trovare la verità sul rogo di Primavalle » . E' stato ieri il ministro Carlo Giovanardi, sull'onda delle polemiche ad assicurare, rispondendo alla Camera al question time, che ministro dell'Interno e magistratura cercheranno di far luce sull'incendio nel quale morirono, 32 anni fa, i fratelli Virgilio e Stefano Mattei. Accerteranno se, come sospetta il coordinatore di Alleanza Nazionale Ignazio La Russa autore dell'interrogazione, ci siano state connivenze e coperture a favore dei responsabili del rogo di Primavalle. « L'emozione dell'opinione pubblica - ha sottolineato Giovanardi - davanti a questi avvenimenti non deve essere sottovalutata e nemmeno la sete di giustizia » . E l'opinione pubblica, ma anche tutte le forze politiche e lo stesso « Osservatore Romano » sono indignati per l'ultima scandalosa esternazione di Achille Lollo che, passato dal ruolo di latitante a quello di prescritto, ha accusato, dagli schermi tv, i fratelli Mattei di avere loro stessi appiccato il rogo. Dopo gli insulti alle vittime, diventate per sua bocca carnefici, l'ex esponente di Potere Operaio, intervistato da Bruno Vespa, ha chiamato in causa un settimo uomo, con tanto di nome e cognome ( Aldo Speranza). L'ultima rivelazione ad orologeria, rimbalzata dal Brasile sugli schermi di « Porta a Porta » , è stata giudicata « disgustosa » dal ministro Altero Matteoli ( An), un « insulto abietto e lurido sul dolore della famiglia Mattei » da La Russa e « vergognosa » anche da Giuliano Pisapia di Rifondazione comunista. E mentre il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, sempre di An, ha parlato di « un'ombra del passato che riemerge » , e l'Osservatore Romano ha titolato « I Mattei assassinati due volte » , definendo « sconcertante » la rivelazione di Lollo, il partito di Fini - per bocca di Adolfo Urso - ha puntato il dito contro la sinistra rimasta « ferma agli anni ' 70, con i suoi slogan e le sue giustificazioni deliranti » , e dunque « responsabile dell'impossibilità di provvedimenti di clemenza che segnino la definitiva pacificazione » . Duro anche La Russa, secondo il quale « ieri i giornali di sinistra parlarono di faida tra i missini, oggi non è finita: c'è chi crede al silenzio ideologico, chi solidarizza, mentre il colpevole dice che i Mattei si diedero fuoco da soli » . L'autodifesa della sinistra è arrivata ieri da Fausto Bertinotti. « Tutti abbiamo negli occhi l'immagine di quella vicenda drammatica - ha detto - ma se attraverso questo episodio si vogliono guardare gli anni Settanta mi ribello, non si possono ridurre agli atti di violenza di opposti estremismi » . Intanto la procura di Roma, che ha riaperto l'inchiesta e non esclude di iscrivere con l'imputazione di strage le tre persone chiamate in causa da Lollo, ha già pronta una rogatoria internazionale.
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