ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su NUOVO Quotidiano di puglia
(Sezione:   LECCE PROVINCIA     Pag.    14)
Mercoledì 9 febbraio 2005

di VINCENZO MARUCCIO

L' emergenza Azienda e sindacati formano insieme al vertice romano con Mantovano e governo: trenitalia garantirà le comesse

 

 

 Accordo per Omfesa: salvi 180 posti

Via ai corsi della Regione: stage in Olanda
 


 

«Così salveremo Omfesa»: l'accordo arriva alle sei della sera e il verbale di riunione porta la firma di tutti. Del governo, dell'azienda, dei sindacati e degli enti locali: tutti seduti, con i loro rappressentanti, al tavolo del Comitato delle iniziative per l'occiupazione della presidenza del Consiglio dei ministri. Una trentina di righe per mettere nero su bianco come quando l'azienda metalmeccanica di Trepuzzi uscirà dalla crisi per imboccare la strada del rilancio. Un verbale di riunione all'insegna dell'ottimismo - «realistico», com'è stato definito - e della speranza per qui lavoratori che, appena due settimane, si erano fermate per protesta.

Punto primo: Trenitalia ripristinerà le commesse una volta verificati i tempi per il piano di manutenzione aziendale per le carrozze. Punto secondo: la cassa integrazione, in scadenza il prossimo giugno, verrà prolungata fino a tutto il 2005. Punto terzo: la Regione partirà subito con i corsi di riqualificazione professionale. Punto quarto: Omfesa s'impegna da subito all'erogazione delle spettanze ai lavoratori a partire da stipendi arretrati e tredicesime.

Parla chiaro il verbale della riunione - firmato, oltre che dalle parti (comprese le rappresentanze sindacali aziendali), anche dal sottosegretario Alfredo Mantovano, dai rappresentanti del ministero del lavoro e delle Attività produttive, della Regione, della Provincia di Lecce, del Comune di Trepuzzi - e parte dalla scottante questione dei ritardi nella cosegna delle carrozze sottoposte a manutenzione: «Il rappresentante della società Omfesa ha spiegato i motivi del ritardo nella realizzazione del programma e ha assicurato che le cause di tale ritardo sono state superate. Il rappresentante di Trenitalia ha confermato che, l'invio delle carrozze avverrà non appena la società fornirà il programma di restituzione adeguato all'esigenza di recuperare parzialmente il ritardo e Omfesa dichiara che tale programma sarà al più presto inviato ai fini dell'approvazione da parte di Trenitalia».

Un punto delicato dopo che, non più tardi di due settimane fa, Trenitalia, con tanto di comunicazione ufficale, aveva messso in forse la prosecuzione del rapporto. Una questione che, alla luce dell'accordo, sesmbra ora risolta.

Come, del resto, è arrivato il via libera all'altra richiesta dei sindacati. «A causa del ritardo è necessario - si legge - proseguire la cassa integrazione in scadenza per il 28 giiugno 2005. A questo fine il sottosegretario Viespoli, interpellato dal sottosegretario Alfredo Mantovano, ha assicurato che sarà individuata una soluzione per la protezione dei lavoratori attraverso la cassa integrazione certamente fino al 31 dicembre 2005. La sicurezza sulla cassa integrazione per tutto l'anno 2005 consentirà alla Regione di emettere il bando relativo alla formazione professionale. L'azienda s'impegna di regolarizzare le spettanze ai lavoratori non appena riceverà le rimesse da parte di Trenitalia». Quanto basta perchè, come ha poi dichiarato Raffaele Fitto, governatore di Puglia, «che questo consente alla Regione Puglia di emettere il bando relativo alla formazione professionale. Anche la questione dei ritardi nella realizzazione del programma è stata spiegata dal rappresentante di Omfesa che ne ha assicurato il pieno superamento così da poter confermare gli impegni assunti nei confronti di Trenitalia».

Certo è che, come ha detto, a fine incontro, Ennio De Leo, direttore di Omfesa, «bisognerà impegnarsi al massimo per conciliare le fasi di lavorazione e i corsi di formazione perchè da un lato ci saranno da consegnare otto carrozze al mese e non è cosa da poco e, dall'altro, ci saranno due mesi per ciascun gruppo di dipendenti a partire dalla primavera, per l'apprendimento della costruzione delle torri eoliche presso l'azienda Neg Micon. Insomma, toccherà ad Omfesa "macinare" lavoro ed è presumibile pensare che già da dicembre partirà la fase 2 del rilancio aziendale»


    

 

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