ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria (Sezione: Pag. ) |
Marted́, 5 Ottobre 2004 |
Massimo Di Pietrantonio Immigrati
Imbarcazione affonda
17 vittime, 47 dispersi
Roma - Si e' aperta nel peggiore dei modi, sul fronte degli sbarchi clandestini, una settimana che si era chiusa, ancora una volta, sotto il segno dell'emergenza. Un'imbarcazione che trasportava in Italia 75 immigrati (70 marocchini e cinque tunisini) si e' inabissata la notte di, domenica davanti alle coste della Tunisia provocando la morte di 17 persone. Il bilancio e' tuttavia parziale perche' altri 47 immigrati risultano dispersi. E' intanto salito a 198 il numero degli immigrati arrivati nel pomeriggio di domenica sulle coste del ragusano, scaricati da un barcone ad un centinaio di metri dalla spiaggia di Punta Secca. Ai 173 bloccati domenica, si sono aggiunti, infatti, altri 25 fermati dalla Guardia di Finanza di Ragusa la notte di domenica e alle prime ore di ieri. Duemila e seicento clandestini in soli cinque giorni e, di questi, 1257 da venerdi' ad ieri. Mancano ormai gli aggettivi per definire l'ondata di clandestini che quotidianamente si riversa sulle coste italiane, meta Lampedusa. Anche ieri e' proseguito il drammatico bollettino dei viaggi della disperazione: nell'isola sono stati scaricati 36 immigrati clandestini in due sbarchi differenti. Il primo ad arrivare e' stato un gommone con 24 extracomunitari che era stato avvistato ieri mattina a circa 25 miglia a est dell'isola pelagia da un aereo militare Atlantic. Poco dopo e' stata intercettata una piccola imbarcazione con 12 persone, presa in custodia da un mezzo della Capitaneria che li ha poi condotti su un mezzo della Marina Militare. Si e' appreso intanto che il ministero dell'Interno italiano starebbe facendo pressioni sul governo di Tunisi, affinche' intervenga per recuperare un'imbarcazione con 150 clandestini a bordo, che staziona 50 miglia a sud di Lampedusa. Prosegue intanto il ponte aereo tra l'Italia e la Libia per procedere al rimpatrio forzato dei cittadini extracomunitari che si sono introdotti illegalmente in Italia. Oltre la meta' dei 1257 giunti in Italia da venerdi' ad ieri (il dato non e' pero' confermato) sarebbero stati riportati indietro. Il tema del rientro coattivo dei clandestini e' stato al centro di un aspro confronto politico tra maggioranza e opposizione. Il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, ha assicurato che ''ci sono le premesse perche' si possa adottare con Tripoli la stessa azione anti clandestini compiuta con Albania, Turchia ed Egitto''.
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