ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su il Quotidiano di Calabria
(Sezione:     Pag.   )
Sabato 13 Marzo 2004

 

Dopo la strage spagnola č aumentata la vigilanza sugli obiettivi sensibili. Lunardi convoca il Comitato per la sicurezza dei trasporti

 

 L'Italia si blinda

Ma Pisanu smorza: «Nessuna misura particolare»


 

ROMA - L'Italia si blinda. Dopo il massacro di Madrid, il mondo occidentale e tutta l'Europa sono piombati nel terrore. Anche il nostro Paese e' finito nel vortice della paura. Ieri il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu ha deciso un'"ulteriore verifica delle misure antiterrorismo gia' in atto". Poi, dopo aver consultato il capo della Polizia Gianni De Gennaro, il comandante dei carabinieri Guido Bellini e il direttore del Sisde Mario Mori, il responsabile del Viminale ha tranquillizzato: "allo stato attuale delle cose non appaiono necessarie decisioni di particolare rilevanza".

In ogni caso, sono scattate in tutt'Italia le misure di sicurezza diposte dalla circolare del Viminale. La vigilanza e' stata incrementata "su tutti gli obiettivi sensibili", ha fatto sapere il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, visto che - ha aggiunto - "in Spagna ci sono attualmente per lo meno tre ipotesi di lavoro: l'Eta, al Qaeda e quella che prende in considerazione la possibile collaborazione tra le due realta'". Un attentato tutto da capire, dunque, cosi' come e' ancora all'esame degli 007 la presunta rivendicazione giunta dalle Brigate Abu Hafs al Masri, sedicente gruppo legato alla rete dello sceicco leader di al Qaeda.

La direttiva del Viminale, diramata a poche ore dalle stragi, invita al potenziamento del lavoro di intelligence e al controllo non solo delle sedi spagnole - sulle quali comunque viene raccomandata particolare attenzione - ma di tutti gli obiettivi sensibili, quella lunga lista stilata dopo l'11 settembre e continuamente aggiornata.

Si tratta di oltre 8mila obiettivi, presidiati da 12mila poliziotti e carabinieri e 4mila militari che comprende, tra l'altro, sedi istituzionali, diplomatiche e religiose, scuole straniere, acquedotti, basi Nato e rappresentanze Usa e di Israele in Italia. Gia' da giovedi', c'e' stato un incremento dei servizi di sicurezza intorno alle postazioni, agli imbarchi e agli aeromobili della compagnia Iberia all'aeroporto di Fiumicino di Roma. Numerose pattuglie di polizia e carabinieri ispezionano lo scalo, mentre per i servizi di sicurezza e' utilizzato un numero maggiore di uomini sottratti, in questa fase, ai soliti compiti di natura istituzionale e amministrativa.

E mentre il Consiglio dei ministri ha approvato la proroga di utilizzazione del contingente delle Forze Armate nei servizi di sorveglianza e controllo dei cosiddetti obiettivi "fissi", ovvero edifici istituzionali e altri di interesse pubblico, il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi ha convocato il Comitato interministeriale per la sicurezza dei trasporti terrestri, per analizzare la criticita' delle reti ferroviarie e gli interventi da attivare per fronteggiare possibili attentati terroristici. Ormai il timore che quanto accaduto a Madrid possa verificarsi in altre cittą, potrebbe essere fondato.

Infine, a Roma il prefetto Achille Serra ha convocato il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Decisione: incrementare ancor piu' la vigilanza degli obiettivi sensibili della capitale. Si respira, dunque, anche in Italia, un clima di tensione. Il terrorismo non č controllabile ed č proprio questo che spaventa molto i governi europei. Si resta in allerta. Sempre.


    

 

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