Scende in campo anche la Confartigianato di Lecce nella batatglia contro le banche. E non risparmia parole dure per i tassi praticati e accesso al credito tutt'altro che agevole. A prendere carta e penna è Giovanni Merchichi, direttore dell'organizzazione che riunisce artigiani e piccoli imprenditori: «I criteri di erogazioni del credito alle imprese, soprattutto quelle più piccole, si basano esclusivamente sulle garanzia patrimoniali e non sulla qualità dei prodotti e delle strategie aziendali». Come dire che il sistema bancario decide con motivazioni che non hanno come punto di riferimento il mercato.

Il punto di partenza, fannno notare alla Confartigianato, è la differenza geografica fra i tassi d'interesse praticati che oscillano fra il 5,07 per cento della Lombardia e il 7,82 per cento della Puglia. Dati che parlano chiaro, secondo la stessa organizzazione. È che, prendendo in considerazione l'allarme lanciato dallo stesso sottosegretario Mantovano, spingono lo stesso direttore Merchichi ad aggiiungere: «È vero che oggi le banche non aiutano sufficientemente il sistema delle piccole e medie imprese soprattutto nel Sud». Prima, però, di aggiungere, parlando dello stesso Mantovano, che «non si può non rilevare come in una recente circolare sulla Legge 488 egli stesso abbia istituito parametri più restrittivi nell'utilizzo della stessa normativa e penalizzerebbero proprio le stesse aziende che si vorrebbe tutelare»