ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su nuovo Quotdiano di Puglia (Sezione: LECCE CRONACA Pag. IV ) |
Mercoledì 16 aprile 2003 |
Mantovano bacchetta tutti:
un colpo a Marti, uno alla Poli
"È fin troppo ovvio sottolineare che chiunque svolga attività politica, in particolare in ruoli di governo, centrale o territoriale, ha il dovere di prendere le distanze da ambienti criminali, anche se i rapporti fossero esclusivamente personali. Altrettanto ovvio è che questo vale a prescindere dallo schieramento di appartenenza". Per il sottosegretario Alfredo Mantovano evidentemente si è passato il limite se alla fine decide, come fa, di prendere carta e penna e intervenire sul terremoto che ha tramortito Lecce, al di là dell'imperativo che sembra serpeggiare tra file della maggioranza sminuire. Una replica che già dall'incipit svela il potenziale offensivo che porta con sé: da una parte la staffilata all'assessore Roberto Marti, che le intercezzazioni dicono avesse frequenti e confidenziali telefonate con Mauro Matarrelli, ora in galera per mafia ed estorsione, per scambio di favori vari; dall'altra la bacchettata al sindaco Adriana Poli Bortone, rapida nel liquidare la questione con un "le frequentazioni personali dei miei assessori non mi interessano". "Personalmente - prosegue Mantovano -' a differenza di quanto scritto nella nota dei Ds di Lecce (vedi articolo qui sotto, ndr), non ho alcun imbarazzo nei confronti di nessuno, avendo cercato sempre di tradurre queste ovvietà in fatti concreti (prima, durante e dopo le campagne elettorali). Sono però convinto che, se si vuol affrontare quanto accaduto a Lecce nelle ultime ore senza demagogia e senza visceralità, è indispensabile fare delle distinzioni". La prima è che i processi competono all'autorità giudiziaria, "e non sono surrogabili da nessuno e in nessuna sede che non sia quella propria, soprattutto se riguardano persone che non sono neppure indagate"; la seconda, invece, che "l'autorità politica non deve attendere l'autorità giudiziaria per operare con trasparenza e correttezza". In quest'ottica, spiega Mantovano, si inserisce l'iniziativa della commissione sugli appalti. "Scelga-no i Ds: vanno individuati i meccanismi di inquinamento dell'attività amministrativa (in tal caso, perché criticano la "task force"?) o bisogna lasciare tutto com'è adesso (e allora, perché scandalizzarsi con comunicati di fuoco?)". Messe le cose in chiaro, un ringraziamento a polizia, carabinieri e Guardia di finanza: "In due giorni - conclude il sottosegretario - hanno disarticolato la parte più rilevante della criminalità organizzata nel Salento, coordinate dalla Procura distrettuale. Se appena un mese fa si era levato un allarme generale per l'aggressione criminale, i risultati investigativi raggiunti dicono che la risposta è stata adeguata".
|
vedi i precedenti interventi |