ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su Nuovo Quotidiano di Puglia
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Venerdì 1 Ottobre 2004

di VINCENZO MARUCCIO


Mantovano - De Cristofaro Incontro segreto, ma non troppo


 Pace tra Mario e Alfredo. E ora attenti a quei due



 

Baci, abbracci e anche un po' di commozione. Fanno la pace Alfredo Mantovano e Mario De Cristofaro.Una stretta adi mano, un ora di faccia-a-faccia e un patto politico che mette fine ad ogni dubbio: «Staremo insieme per rilanciare Alleanza Mazionale». Basta con le ostilità e comincia una nuova era unitaria: questo è il verdetto.

Domenica, ore 18, casa De Cristofaro: è lì che va in scena la vera sorpresa politica di questo inizio autunno. I giallorossi di Zeman che hanno da poco surclassaato il Cagliari pe 3-1, i leccesi che stanno festeggiando e il campanello che suona. È il sottosegretario agli Interni e con lui cìè il pèresidente provinciale Saverio Congedo nel ruolo di grande mediatore: è stupito De Crisotfaro, li accoglie piacevolmente sorpreso e comincia a parlare con il "nemico" di questi anni.

Alfredo il freddo e Mario il sanguigno: alzi la mano chi se lo sarebbe mai aspèettato dopo tanti scontri roventi. E, invece, basta poco per mettere da parte le polemiche. Basta qualche minuto per ritrovarsi d'amore e d'accordo ora che c'è da rimettere mano al partito in Puglia che Gianfranco Fini ha affidato al sottosegretario salentino. Parla uno e l'altro annuisce. Parla De Cristofaro e Mantovano dice che «si, così bisognerebbe fare». Parla anche Congedo e il cerchio si chiude: Alleanza NAzionale sta al di sopra di ogni personale incomprensione. Anche di quelle più livorose.

Ce n'erano state molte fr i due. Anzi moltissime. Il destino della Destra, la coalizione, il "potere" di Raffaele Fitto, Salò, il viaggio di Fini in Israele: nulla o quasi che li avesse uniti dai giorni della frattura all'ultimo congresso provinciale del partito. Questa èla novità: superate le incomprensioni tutte umane, c'è voliuto poco per siglare il patto politico. E che, messe da parte le diversità di carattere, è venuto naturale tornare a confrotnarsi e mettere in cantiere campagne unitarie sotto la bandiera di An. Di minuto in minuto: è così che la pace è scoccata davanti agli occhi dio Congedo. Di argomento: è così che Alfredo Mantovano e Mario il sanguigno si sono ritrovati sintonizzati sulla stessa lunghezza d'onda.

Lo aveva detto Mantovano e ha già cominciato a farlo dal giorno in cui è stato nominato coordinatore regionale di An: un'attività diplomatica a 360 gradi «per ritrovare l'armonia dentro il partito» e per riportare nella casadi Alleanza Nazinale «chi in questi anni se ne è allontanato fino a scegliere la militanza in altre formazioni». Uno, due, tre e molti incontri ancora legati da un filo conduttore: «ricucire i rapporti con tutte le componenti» per riportare An, come gli ha chiesto lo stesso Fini ai "Fasti" di qualche tempo fa. Di quando i big si potevano "permettere", anche elettoralmente parlando, di tener testa ai fedelissimi del governatore di Puglia

La legge elettorale, ad esempio, come terreno di unità: è di questo - più che di liste per le elezioni regionali della prossima primavera - che Mantovano e il presidente del Consiglio reginale hanno parlato nell'imminenza della discussione in aula, in Regione, che terrà impegnati i partiri nelle prossime settimane, Mantovano e De Cristofaro entrambi convinti che Alleanza Nazionale dovrà assumere una sola, unica e forte posizione. Che non bisognerà dividersi perchè da qui parte la rivincita del partito.

Per questo De Cristofaro ha detto subito di sì: intuitivo, immediato, diretto, senza infingimenti. Così come è lui e come, in oltre 40 anni di vita politica, è sempre stato. Ha detto di si ricordando di quando Mantovano, in età di università, frequentava gli ambienti della destra. Ha detto di si e si è anche commosso perchè davvero non se l'aspettava che il sottosegretario sarebbe andato a trovarlo proprio a casa sua.
«Ci eravamo tanto odiati». Sembra sia passato un secolo.


    

 

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