ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su nuovo Quotdiano di Puglia
(Sezione:  LECCE PROVINCIA  Pag.       )
lunedì 23 febbraio 2004

di VINCENZO MARUCCIO

La corsa alla Provincia Parla l'esponente di Forza Italia. Domani l'Ulivo a Bari

 

«An ha un candidato segreto»

Parola di Camilli, che striglia i suoi

 


 

Troppe fughe in avanti, troppo fumo negli occhi, troppi errori. Parla Fabrizio Camilli e "firma" una strigliata dietro l'altra verso un Centrodestra che, come dice lui stesso. "rischia di farsi del male da solo favorendo un Centrosinistra in palese difficoltà".

C'è la corsa alla Provincia all'ordine del giorno e il consigliere regionale di Forza Italia mette i puntini sulle "i" dopo che le acque sono tornate ad agitarsi con Alleanza Nazionale che ha preso a scalpitare rivendicando la candidatura alla presidenza. "La verità - spiega Fabrizio Camilli - è che sta nella logica delle cose che la casella di Palazzo dei Celestini venga attribuita a Forza Italia non fosse altro per la poltrona di sindaco di Lecce già occupata da Adriana Poli Bortone di Alleanza Nazionale. Questo tentativo di "reclamare" la candidatura da un punto di vista politico risulta un po tardivo e non ci si può sognare, dopo tanti mesi, di rimettere tutto in discussione". Questo dice Camilli e poi aggiunge che, nell'eventualità, altre sarebbero le ipotesi di candidatura: "Non certo il buon Roberto Tundo o, come sembrerebbe emergere, il presidente provinciale Saverio Congedo. Ad altro starebbe puntando An: ad un candidato espressione della società civile molto vicino al partito. Niente nomi, però: se dovessero esserci i presupposti, An lo tirerà fuori all' ultimo momento".

Se dovesse succedere, appunto. Camilli non lo esclude e poi aggiunge che, "a questo punto, non è più così scontato che la casella di Palazzo dei Celestini vada a Forza Italia tenendo conto che il percorso finora fatto per arrivare a Raffaele Baldassarre è stato un po' irrituale. Da Pino Pisicchio ad altri candidati non di partito: ci sono troppe novità sullo scacchiere regionale che possono condizionare le candidature del Centrodestra. E per un gioco di pesi e contrappesi può succedere di tutto: per questo dico che sarebbe stato meglio essere più prudenti. E lo dico pure ai compagni di strada come Aldo Aloisi pronto a presentare lista e simbolo per le prossime provinciali: stiamo attenti alle fughe in avanti visto che ancora non si conosce neanche il candidato presidente al quale collegarsi". Che le ultime novità il consigliere Camilli non le abbia gradite lo dice a chiare lettere: "Lo ha detto il sottosegretario Alfredo Mantovano e lo condivido pienamente: tutti questi cambi di casacca all'ultimo momento, come nel caso di Pino Pisicchio in viaggio verso il Polo, non fanno bene alla politica. E non solo: a chi passa da uno schieramento all'altro gli diamo anche una bella candidatura come premio".

Tempo una ventina di giorni, comunque, e, spiega lo stesso Camilli, "il nodo verrà sciolto, probabilmente intorno al 15 marzo. E soltanto dopo, quando tutto sarà più chiaro, scenderò in campo con la mia lista per le provinciali". Giorni "caldi", naturalmente, anche per il Centrosinistra che domani allungherà il passo fino a Bari dove è in programma un vertice regionale con i secretari provinciali dei nove partiti. Obiettivo: concretizzare le ultime chance di unità sul tavolo regionale visto che a Lecce i vertici si sono sempre conclusi fra lititi e dichiarazioni al veleno. Resta sul tavolo la candidatura alla Provincia di Luigi Pepe, deputato dell'Udeur, mentre la Margherita insiste su Loredana Capone quale indicazione dell' area riformi-sta del progetto legato a Romano Prodi. A meno che, da oggi a domani, i. Ds non convincano i "cespugli" sull'ipotesi Antonio Rotundo.


    

 

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