«Un'occasione per fare il punto sull'occupazione femminìle» Con queste parole il sottosegretario al ministero del Lavoro, Pasquale Viespoli, ieri ha sottolineato il significato del convegno nazionale - tramesso in diretta on line sul sito del ministero «Conciliazione, governance: lo sviluppo dell'occupazione femminile» - che, cominciato a Treviso, si conclude oggi a Lecce. «Ci sono nuovi spazi per le donne - ha detto - in tutta Italia; non a caso il convegno nazionale è stato inaugurato a Treviso e si conclude a Lecce» «Il governo sta lavorarndo affinché la donna non abbia più un approccio altemativo al mondo del lavoro: dovendo scegliere se lavorare o occuparsi dei figli».

Occorre un «raccordo fra politica attiva del lavoro e politiche di carattere sociale, per cercare di creare quelle condizioni per consentire alle donne di essere non precarie sul. lavoro, ma di essere libere di scegliere». Viespoli ha poi ricordato che «in tutti i Paesi dove c'è un alta utilizzazione del par time c'è un'alta occupazione femminile. Ciò vuoi dire - ha osservato - che la flessibilità di questo strumento è un elemento molto importante». Il problema della mancanza di lavoro femminile secondo il sottosegretario Viespoli non deve essere risolto solo realizzando politiche del lavoro, ma anche con adeguate politiche sociali. «Per aumentare il tasso di crescita dell'occupazione femminile - ha detto - il governo deve attivarsi anche dal punto di vista sociale». «Qui in Puglia aree di forte arretratezza economico-sociale coesistono con aree in evidente stato di crescita. Ebbene bisogna intervenire laddove la crescita è solo agli inizi. Comunque la Regione si è sempre dimostrata attenia alle esigenze economiche del territorio»

E stato il Sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano a puntare il dito contro il lavoro nero: «Se è vero -ha detto - che nell'ambito del lavoro nero le donne sono più deboli; è pur vero che ci sono delle opportunità che sono state offerte in questi ultimi mesi per una seria emersione dal lavoro nero, non soltanto nei confronti del lavoro femminile, ma del lavoro in senso lato, incluso quello agli extracoinunitari». «Su quest'ultimo fronte - ha aggiunto - vi è stata una risposta ampia da parte di tutti i soggetti interessati, a cominciare dagli imprenditori. Ci auguriamo che questo rappresenti il punto di avvio, se non per una sconfitta definitiva e totale, per un argine consistente a questa che è una piaga obiettivamente non soltanto della Puglia e non soltanto del Sud».