ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su nuovo Quotdiano di Puglia (Sezione: LECCE PROVINCIA Pag. ) |
Venerdì 28 Febbraio 2003 |
L'architetto Francesco Pellegrino, vincitore di tre ricorsi, scrive a prefetto, ministro e sottosegretario «L'affidamento dei progetti va censito: troppe illegittimità»
Oltre agli appalti di opere pubbliche, è il caso di estendere il monitoraggio anche al-l'affidamento delle progettazioni: la proposta è contenuta in una lettera indirizzata al prefetto di Lecce, al ministro dei Lavori pubblici ed al sottosegretario Alfredo Mantovano, promotore quest'ultimo di una commissione di vigilanza con l'obiettivo di rilevare eventuali anomalie, magari. ricorrenti, nelle aggiudicazioni dei lavori promossi da enti pubblici. Autore della missiva l'architetto Francesco Pellegrino di Lecce, fresco vincitore di tre ricorsi al Consiglio di Stato, uno dopo l'altro nell'arco di poco più di quattro mesi, proprio in tema di servizi di ingegneria. L' alto organo di giustizia amministrativa ha dichiarato illegittime le procedure di aggiudicazione seguite in tre distinte iniziative. La prima era stata avviata dai Comuni di Nardò (capoflia), Gallipoli e Porto Cesareo e riguardava un "programma integrato per la riqualificazione e la valorizzazione ambientale del litorale jonico-salentino mediante interventi di riqualificazione delle aree abusive e azioni per lo sviluppo di un turismo ecocompatibile". L'importo delle parcelle tecniche era fissato in 185.924 euro. La seconda procedura annullata ha come capofila Otranto, con Giurdignano, Melendugno, Santa Cesarea Terme e Uggiano La Chiesa, insieme per promuovere un "programma per la valorizzazione ecocompatibile e per la qualificazione dell'offerta turistica nelle aree della costa adriatica della provincia di Lecce". L'ammontare dei servizi di ingegneria in questo caso era di 178.468 euro. La più recente bocciatura riguarda il Prusst turismo nel Salento, con Sternatia capolfila ed altri 88 Comuni della provincia leccese per l'elaborazione di un "sistema integrato di interventi sul territorio salentino". La somma destinata ai tecnici in questo caso era di 877.977 euro. 11 totale dei tre affidamenti fa un milione e 32mi1a euro più spiccioli. Con la lettera citata l'architetto Pellegrino fornisce alcuni parlicolari, si dichiara disponibile a fornime altri ed avanza qualche malizioso dubbio: «Ovviamente può essere soltanto casuale che tra i beneficiari di tali illegittime aggiudicazioni figurino, quali partecipanti a ciascuna delle tre Ati (associazioni temporanee d'imprese) selezionate, sempre le stesse società di progettazione con sede in Lecce. Così come può darsi che l'origine dell'illegittimo beneficio sia da rinvenirsi solo nell'incapacità o inadeguatezza delle Amministrazioni comunali a gestire gli appalti dei servizi di una certa complessità. Così come, da ultimo, può essere soltanto casuale la circostanza che, in tutti e tre i casi, il Tar salentino abbia ritenuto legittimi tutti e tre gli affidamenti poi annullati dal Consiglio di Stato, consentendo l'esecuzione dei lavori dà parte degli aggiudicatari».
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