ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su nuovo Quotdiano di Puglia
(Sezione: ATTUALITA'  Pag.   4    )
domenica 4 gennaio 2004

di LINO DE MATTEIS

Banca 121, dura replica dei Ds alle accuse contro il presidente D'Alema sulle «coperture». «Semeraro appoggiava il centrodestra»

 

«Mantovano getta fango. Chieda scusa»


 

I D'Alema boys pugliesi rispondono per le rime al sottosegretario Alfredo Mantovano, che, a margine di un incontro nella Prefettura di Lecce sulla "Banca. 121", aveva sferrato un improvviso colpo basso al presidente dei Ds; accusandolo di "uso politico della banca" e di' aver "coperto l'operazione di vendita al Monte dei Paschi". "Se ha qualcosa da dire Mantovano vada dal magistrato" replica Sandro Frisullo, capogruppo regionale Ds nonchè responsabile dell'Ulivo per il collegio dalemiano di Gallipoli, "ma al sottosegretario non importa nulla dei consumatori e dei risparmiatori della "121", a lui interessa solo colpire D'Alema, insinuando sospetti e veleni. Evidentemente gli brucia ancora aver perso la campagna elettorale nello scontro diretto con D'Alema".

La conferenza stampa convacata nella sede provinciale Ds è quella delle grandi occasioni. "Ma quale "uso politico della banca" ", dice Umberto Uccella, segretario provinciale della Quercia salentina, "Mantovano dimentica forse che, proprio in apertura della campagna elettorale del 2001, il presidente della banca, Giovanni Semeraro, espresse una pubblica dichiarazione di voto in suo favore". "Un pezzo portante di quella banca - Semeraro, Montinari, Gorgoni - ha sostenuto e sostiene lo schieramento di cui Mantovano è parte", sottolinea anche l'onorevole Antonio Rotundo, "e questo la dice lunga sul fatto che è l'unico dirigente del centrodestra che solleva strumentalmente la polemica. Mantovano chieda scusa al Salento". La cessione della "Banca 121" non ha nulla di politico anche per il segretario cittadino dei Ds, Carlo Salvemini, "è stata un' operazione figlia del mercato e non della politica, ceduta insieme a tante altre banche loocali che non avevano più la capacità di competere in un contesto profondaente cambiato".

La verità per i Ds è un'altra. "È grazie al discreto ed autoreiLe impegno della leadership responsabile di Massimo D'Alema", aggiunge Frisullo, "che Monte dei Paschi ha confermato i suoi impegni a salvaguardia dei livelli occupazionali e in difesa degli interessi dei risparmiatori. Per questo non ci faremo trascinare nella trappola di Mantovano che tende a strumentalizire a fini politici un disagio reale".

Il sottosegretario Mantovano affida al consigliere regionale e suo uomo di fiducia Saverio Congedo la replica: "Come tutti sanno, la "finanza innovativa" che ha creato l'enorme giro di titoli si deve al "genio" di De Bustis, già direttore generale della Banca del Salento, e quindi del Mps. Tutti sanno a chi e quanto De Bustis sia stato politicamente vicino". "Sulla conoscenza tra De Bustis e D'Alema non c'è mai stato alcun mistero, come non c'è alcun nesso tra le due circostanze", ha sostenuto Frisullo, facendo anche riferimento alle dichiarazioni del senatore Giovanni Pellegrino, che aveva sostenuto: "Sono stato io a presentarlo a D'Alema, ma non ci vedo nulla di strano. Del resto è noto a tutti che Lorenzo Gorgoni è amico di Raffaele Fitto e che Giovanni Semeraro era un grande elettore del centrodestra, mentre suo figlio Nico, mi pare, abbia la tessera di An".

Ma dai Ds amiva un affondo che sfiora anche il nuovo prefetto di Lecce, Gianfranco Casilli. "Non abbiamo potuto replicare a Mantovano perchè nel vertice in Prefettura ha solo posto questioni di merito" dice Rotundo, presente a quell'incontro. "mentre subito dopo si è esibito in volgari strumentalizzazioni politiche". "Consideriamo grave che la Prefettura", sottolinea Frisullo, "ormai da qualche tempo, si presti ad essere trasformata in una sorta di succursale delle iniziative di Mantovano. Al sottosegretario non dovrebbe sfuggire che c'è una differenza tra una sezione di An e la sede della Prefettura, che è organo istituzionale dello Stato e che un uo mo di governo dovrebbe tenere al riparo da logiche e convenienze di parte". "La Prefettura non è un comitato elettorale dell'onorevole Mantovano", rincara Frisullo, "e vorremmo richiamare sobriamente il prefetto a cousiderare questa una soglia non valicabile".

L' "attacco deliberato" di Mantovano a D'Alema, segue "la spazzatura che Matarrelli ha seminato di recente, raccogliendo le indiscrezioni di un altro delinquente, che in carcere gli avrebbe detto di una cena con dei boss a cui avrebbe partecipato anche D'Alema, conclude Frisullo, "voci senza riscontro messe in giro solo per gettare discredito sull'onorabilità di D'Alema e dei Ds. E' bene che questi signori sappiano che risponderemo colpo su colpo, non daremo tregua ai calunniatori, ai mestatori di professione, a chi pensa di colpire gli avversari politici fabbricando castelli di menzogne. Siamo un partito con le carte in regola per onestà, moralità e forza d'idee. Non ci faremo intimidire da nessuno".


    

 

vedi i precedenti interventi