ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su nuovo Quotdiano di Puglia
(Sezione:  '  Pag.       )
Lunedì 8 marzo 2004

 

Dopo Le minacce per la demolizione delle ville abusive, il messaggio dell' "Associazione contro l cultura mafiosa"

 

«Niente paura, avanti con le ruspe»

Alta tensione a Porto Cesareo. «La ditta Magno non molli, altrimenti interveniamo noi»


 

«Se Cosimo Magno rinuncia a continuare ad abbattere le costruzioni abusive vuol dire che abbiamo perso una battaglia nella guerra contro la cultura dell'illegalità. Ci ripensi. Si guardi attorno e vedrà che troverà assistenza e protezione. Ma se la sua decisione è definitiva siamo pronti non dell "Associazione contro la cultura sociomafiosa" a stare accanto al Comune di POrto Cesareo: con una delle tante imprese edili che sono associate per dire no a certi metodi striscianti e intimidatori».

Le case sono state abbattute sabato mattina, all'alba. Tre, più un muro. Ma il muro della dififdenza è rimasto in piedi. Nei confronti delle istituzioni nonostante il dispiegamento di 120 uomini e i massimi vertici delle forze dell'ordine accanto al sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano e al prefetto Gianfranco Casilli. il questore Francesco Zonno e i colonnelli Sergio Raffa (carabinieri) e Antonio Maggiore. Per questo l vicepresidente dell' "Associazione contro la cultura sociomafiosa" Francesco Scupola lancia un invito all' imprenditore edile Cosimo Magno. Ma è un messaggio rivolto a tutti: all'opinione pubblica che ha assistito all'aggrssione di Magno e di suo figlio 15 giorni da da parte del gruppo di lavoratori specializzati nella costruzione di case abusive sulla costa jonica, a chi continua a minacciare e a chi sta facendo di questa iniziativa una battaglia di principio.

Magno, sabato scorso, non si è visto e qualcuno ha detto che la sua auto è stata fermata da quattro malviventi mentre da Copertino arrivava a Porto Cesareo ma le forze dell'ordine non confermano. La tensione e il clima di paura lo hannocomunque reso palpabile le sciarpe, i cappucci e i baveri alzati dei due operai alla guida delle motopale. E non perchè facesse freddo. Magno comunque, pur non facendosi vedere ha fatto sapere che non ci sarebbero le condizioni per continuare ad assolvere alla gara di appalto vintas per abbattere le dcase abusive. Ce ne sono altre 200, un bell'affare quindi, ma nonostane ciò l'imprenditore edile di Copertino ha detto di rinunciare: minacce per telefono ne sono arrivate, anche a chi porta il suo stesso nome e fa pure lo stesso mestiere.

Ma ieri è giunto l'invito a desistere, a non farsi prendere dal timore di restare solo: «Siamo certi che Magno si sia fatto prendere dalla disperazione, non si spiegano in altro modo le sue parole. Pechè sono gravi, forse più di quanto creda», aggiunge Scupola, reduce da poco più di una settimana dalla testimonianza resa in Corte d'Assise nel processo che vede imputato un presunto estorsore che avrebbe minacciato più volte lui e la sua famiglia. «Se noi imprenditori ci pieghiamo alle intimidazini facciamo diventare il Salento terra dei sorprusi, dell' illegalità che dilaga anche nei settori dell'economia. Il gesto di Magno sarebbe un pessimo esempio per tutti, ci farebbe far fare un salto indietro di quasi 20 anni perchè oggi, a differenza di prima, l'imprenditore non resta solo: ha affianco le associazioini di categoria e una classe di rappresenanti delle istituzioni certamente più sensibile di una volta».

L' "Associazine contro la cultura sociomafiosa" sta organizzando insieme all'associazione "Libera" una maniferstazione contro il racket delle estorsioni che dovrebbe tenersi a Lecce nei prossimi giorni. Lo spunto è arrivato dall'attentato dinamitardo commesso la sera del 5 febbraio, di sabato, contro il negozio "Cucciolandia" di via Gentile davanti a bambini che giocavano a pochi metri, gente che andava in pizzeria e alla farmacia adi turno. Uno dei tanti episodi che hanno minato la tranquillità dei salentini e la cultura della legalità. Come i recenti fatti di Porto Cessareo : «Se MAgno decidesse di fare dietrofront, ma lo invitiamo a desistere, la nostra associazione metterà a disposisizone dle sindaco di Porto Cesareo, Luigi Fanizza, una delle sue imprese edili per mettere fine, con i dovuti distinguo, all'abusivismo edilizio»


    

 

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