ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su
la Repubblica - Bari (Sezione: Pag. ) |
Martedì 10 Settembre 2002 |
GABRIELLA DE MATTEIS Mantovano: intolleranti alle volgarità Il sottosegretario attacca Fitto e mostra il filmato dell'edizione romana An insiste sul Gay Pride "Ritirare il patrocinio"
LECCE - L'orgoglio di Alleanza Nazionale è nelle parole di Alfredo Mantovano. "Siamo intolleranti ad ogni forma di volgarità" dice il sottosegretario all'Interno. Ed il riferimento è al Gay Pride, la manifestazione che nel giugno del prossimo anno approderà a Bari, con il patrocinio della presidenza della Regione Puglia, ovvero del governatore Raffaele Fitto. "Non è una posizione confessionale, ma una battaglia di civiltà laica" spiega il viceministro. Con lui nella sede del partito di via Fazzi c'è Mario De Cristofaro, ci sono i consiglieri regionali salentini, i simpatizzanti e sostenitori di An. Per tutti il motto è: vedere per credere. Osservare ad esempio le immagini che scorrono in tv, scene di ordinario Gay Pride riprese nell'edizione romana della manifestazione e che Alleanza Nazionale decide di riproporre per dimostrare quello che potrebbe accadere e che, a loro dire, accadrà anche a giugno nel capoluogo pugliese. "La questione non è se il Gay Pride si faccia o non si faccia, non è in discussione il diritto di manifestare.
Il problema è un altro; e cioè il fatto che questo tipo di iniziative abbiano il sostegno della Regione Puglia" spiega il sottosegretario all'Interno. Che dopo la lettera aperta al presidente Raffaele Fitto per chiedere "di porre rimedio" a quello che lui si augurava fosse "soltanto un incidente di percorso" sceglie la forza dei grandi numeri per ribadire il no di Alleanza Nazionale alla scelta della presidenza della Regione di patrocinare il Gay Pride.
Con una raccolta di firme, durante le feste tricolori a partire da quella di Taurisano e in appositi banchetti, la federazione provinciale del partito di Fini chiederà infatti di revocare il patrocinio alla manifestazione dell'orgoglio omosessuale e di spostare l'attenzione invece sulle proposte di legge in favore della famiglia avanzate da Alleanza Nazionale. Perché è questa per gli uomini di Fini la vera nota dolente.
"Questo patrocinio arriva a due anni e mezzo dall'avvio della legislatura regionale. Una legislatura fondata su un programma chiaro che prevedeva una serie di iniziative a favore delle famiglie, quelle a cui sono andate le nostre promesse in campagna elettorale" dice Alfredo Mantovano che cita come esempio da seguire la Regione Lazio. Il tempo è passato quindi, "e non c'è nulla in questa direzione nonostante gli sforzi e le proposte di An. In cambio c'è invece il patrocinio al Gay Pride", la sensazione "che qualcosa non va" e la convinzione che a questo punto "è necessario riflettere".
La domanda sorge allora spontanea: se si votasse adesso Alleanza Nazionale cosa farebbe? "Chiederemmo un confronto sul programma" dice il sottosegretario all'Interno, avvertendo che in fondo "le etichette non sono tutto". E a Raffaele Fitto, che difendendo la sua decisione, aveva detto "dare il patrocinio non significa condividere", Alfredo Mantovano consiglia di dare uno sguardo al vocabolario italiano, perché "patrocinare significa condividere". "Raffaele Fitto come Walter Veltroni", sperano gli uomini salentini di Alleanza Nazionale, ma tra il delfino di Gianfranco Fini e la "protesi" di Silvio Berlusconi è già, soprattutto un gioco di accuse e parole.
Se il governatore aveva precisato "sono cattolico e per questo tollerante", il sottosegretario dice "noi siamo intolleranti nei confronti della volgarità". E dal capoluogo salentino rilancia la sfida. La federazione provinciale di Lecce già il diciotto ottobre consegnerà nelle mani del presidente nazionale di An Fini le firme raccolte per dire no all'iniziativa del presidente della Regione. Ma non solo. Lecce chiama Bari. E' già sul tavolo la richiesta al coordinatore regionale del partito Salvatore Tatarella di convocare la segreteria alla presenza anche dei parlamentari pugliesi. All'ordine del giorno ovviamente il caso Gay Pride. La battaglia di Alleanza Nazionale "contro il sostegno alla volgarità" è dunque solo all'inizio.
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