ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su la Repubblica
(Sezione:        Pag.    2)
Mercoledì 11 maggio 2005

(b. j.)

l'intervista

L'amarezza di Mantovano, cattolico di An

 

 

 "Ma quando abbiamo cambiato linea?"

 


 

ROMA - «Quello che non capisco, che proprio non riesco a capire, è: cos'è cambiato? Quand'è che abbiamo cambiato linea?». Il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano proprio non si capacita. Cattolico, coordinatore in Puglia di An, sin dal primo giorno della campagna referendaria si è schierato per l'astensione.

Non capisce perché fra le tesi costitutive di An c'è un richiamo ai valori cattolici?
«Quelli non c'entrano, e neppure c'entra la Chiesa».

Non c'entra?
«La difesa del diritto alla vita non è una battaglia clericale ma di civiltà. Io ho sempre votato a destra, e ho aderito ad An perché mi riconoscevo nei valori di Fiuggi ma anche nella Carta dei valori di An del 2000 che mette la difesa della vita al primo posto».

E infatti in Parlamento An risulta aver votato la legge sulla fecondazione.
«Appunto. Io sono rimasto a quello, al febbraio 2004, quando votammo convintamente quella legge...».

Che ora Fini dice invece di voler abrogare.
«Per questo adesso mi chiedo: cos'è cambiato?».

Fini ha dato al partito libertà di coscienza. Se vale per tutti, vale pure per lui.
«Ma la libertà di coscienza la invoca un singolo se il suo partito assume una linea e lui ne dissente. An una linea precisa l'ha stabilita votando quella legge. A maggior ragione mi chiedo quand'è che l'abbiamo cambiata».


    

 

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