ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su la Repubblica (Sezione: Pag. ) |
Venerdì 26 luglio 2002 |
VERA SCHIAVAZZI
"Uso e spaccio vanno distinti" TORINO - «Poche novità rispetto alla linea già annunciata da Gianfranco Fini. E un punto, che potrebbe rivelarsi il più dannoso e discriminante, l'intenzione di rendere più rigide e severe le norme che distinguono l'uso personale dallo spaccio di droga». Il Gruppo Abele di don Luigi Giotti reagisce COSI alle dichiarazioni del sottosegretario all' nterno Alfredo Mantovano. Ciotti e il suo bracciodestro Leopoldo Grosso esaminano punto per punto le intenzioni espresse da Mantovano a nome del governo. Il rapporto parla di un uso più leggero dell'eroina e di un maggior ricorso a cocktail di sostanze diverse, due tendenze che spiegherebbero anche il minor numero di morti e la scomparsa del 'tossico' tradizionale, minato dalla dipendenza. E' una fotografia realistica?
Il governo annuncia regole più severe per chi viene sorpreso in possesso di sostanze e un'attenuazione del 'rischio carcere' per chi invece ha già scontato una parte della pena e si è riabilitato. E' un'impostazione condivisibile? Altro punto: togliere ai Sert il potere di decidere chi debba entrare o meno in comunità. Il governo italiano sembra non voler considerare nessuna ipotesi di depenalizzazione delle droghe leggere.
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