ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su La Repubblica | Venerdì 29 marzo 2002 |
GIOVANNA CASADIO
Più difficile espellere i clandestini
ROMA - Blitz del governo sull'immigrazione. Cambia la prcedura per le espulsioni dei clandestini che dovranno esse convalidate dal magistrato; saranno subito demolite le "carre del mare" e gli scafi dei trafficanti d'uomini ora sotto sequestro. Sono i due punti del decreto legge che il consiglio dei ministri ha varato ieri d'urgenza, e che è stato già firmato dal capo dello Stato Ciampi. «Il Quirinale ha dato il benesta»e", annuncia il premier Silvio Berlusconi già in piedi alla fine della conferenza stampa a palazzo Chigi. La comunicazione che c'è il via libera di Ciampi la poprta il ministro della Funzione pbblica, Franco Frattini, spiegando l'importanza dell'estensione della norma già prevista per le navi usate per il contrabbando. Ma è soprattutto la svolta in fatto di espulsioni a suscitare perplessità e polemiche. Di fatto, avere previsto una convalida da parte del pm, complica le espulsioni che finora avvengono per via amministrativa, sono cioè proposte al prefetto ed eseguitedal questore. «È un provvedimento importante. Dimosta che il governo, in attesa dell'approvazione delle nuova legge quadro, considera di straordinaria urgenza agire nei confronti dell'immigrazione clandestina, sia per l'effettività delle espulsioni che per la distruzione dei mezzi di trasporto usati dagli scafisti», è il commento del vice premier Gianfranco Fini. La molla che avrebbe fatto scattare le misure urgenti del governo starebbe nel rischio di paralisi delle espulsioni che un parere della Corte costituzionale starebbe per fare scattare: spiega il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano. Un anno fa la Consulta si era pronunciata sulla questione d'incostituzionalità sollevata da alcuni giudici milanesi che avevano "liberato" i clandestini trattenuti nei centridi permanenza temporanea. Quella sentenza aveva lasciato un margine all'interpretazione, e la Consulta starebbe per ritornarvi con un parere motivato. Il "nodo" però sembra più politico che tecnico: in una fase di rapporti tesi all'interno della maggioranza di governo e su un argomento su cui la Lega ha già minacciato la crisi, il vice premier Fini avrebbe preferito disinnescare intanto la miccia-espulsioni. Le ragioni dei centristi sono state fatte valere in Consiglio dai ministri Giovanardi e Buttiglione. Buttiglione ha espresso alcune critiche. Il premier Berlusconi poi ha annunciato le espulsioni di 85 cingalesi e la proposta di una lista di «paesi sicuri» che non generino richieste ingiustificate d'asilo.
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