ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su la Repubblica Giovedì 30 maggio 2002

GIOVANNA CASADIO


La Camera vara i primi articoli. I dati digitali saranno rilevati agli stranieri extra-Ue che chiedono permessi di soggiorno

Immigrati, impronte schedate
Via libera alla Marina per fermare le carrette del mare


ROMA - Attrezzarsi per prendere le impronte digitali a tutti gli immigrati che arrivano in Italia e chiedono o rinnovano il permesso di soggiorno, non sarà facile. Ma il centrodestra vuole così. Spazzate via le perplessità dei cristiano democratici, voce moderata della coalizione di governo; ignorate le proteste dell 'opposizione; Iamisuraèstata inserita nella legge Bossi-Fini sull'immigrazione.

L'ha votata ieri nell'aula dì Montecitorio - già surriscaldata dal dibattito sulla stretta anti immigrati imposta dal governo Berlusconi - una maggioranza compatta (263 voti afavore, l68contrarie2 astenuti), mentre dalle file del Pdci Maura Cossutta si alzava e gridava che non si può restare in un'aula dove si propone un provvedimento discriminatorio e xenofobo. "Creerete un incidente diplomatico internazionale", protestavano i Ds. "Siamo per una legalità uguale", scandiva il capogruppo della Quercia, Luciano Violante. "Così dovremo rilevare le impronte anche ai cittadini Usa o svizzeri con i documenti in regola", osservavano i socialisti dello Sdi. "Anche ad Enea avreste preso le impronte? Questa misura tecnicamente si chiama xenofobia", attaccava il diessino Fabio Mussi. Le impronte attualmente sono prese solo ai clandestini.

Lo scontro politico ieri ha raggiunto il calor bianco non solo tra i Poli, ma anche all'interno della Casa delle Libertà, dove Lega e centristi sono ai ferri corti sulla maxi sanatoria per gli extracomunitari che lavorano "in nero". Tanto che la Lega minaccia di chiedere la fiducia se la legge Fini-Bossi non passerà così com'è, praticamente blindata, senza modifica alcuna. "Fiducia? Non è impossibile", sottolinea il ministro e leader leghista Umberto Bossi. Che però aggiunge: "Berlusconi è saggio...". Se ne occuperà domani il consiglio dei ministri. L'unica sanatoria di cui i leghisti sono disposti a sentir parlare è quella per le colf e "badanti" che il governo, dopo lunghe trattative, ha inserito tra gli ultimi punti della nuova legge sull'immigrazione.

La Bossi-Fini è giunta ieri a metà del guado, sono stati approvati i primi dodici articoli in una lunga maratona di votazioni durata quasi undici ore. Ok al contratto di soggiorno, ovvero: gli stranieri possono entrare e restare in Italia solo se hanno un contratto di lavoro. Via libera anche all'uso della Marina contro le "carrette" di disperati che tentano di approdare sulle nostre coste. "Unanorma inutile, rischiosacai limiti della legalità", ricorda l'ex sottosegretario alla Difesa, Marco Minniti. Per il centrosinistra c'è il rischio di provocare tragedie come quella dell 1997, quando una nave albanese incalzata dalla nave militare italiana Sibilla" affondò nel Canale di Otranto.

Oggi si continua a votare in aula. Benché la Lega insista per procedere a tappe forzate, il voto definitivo (poi la legge tornerà al Senato per il via libera) slitterà alla prossima settimana. Il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, ha concesso ieri tempi più lunghi. Apprezza il diessino Violante, che avverte: "Le imprese saranno costrette ad assumere clandestini". E si riferisce al meccanismo per i flussi di immigrati regolan stabiliti con un decreto del presidente del consiglio, meccanismo che sarà però facoltativo. Tra le nuove regole che governeranno l'immigrazione in Italia, anche pene scontate per gli scafisti pentiti. Soddisfatto è il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano che ha seguito passo passo le norme di modifica della legge attuale Turco-Napolitano.

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