ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Il Gior. La Naz. Il Rest. Venerdì 22 febbraio 2002



 

Una petizione popolare per salvare il commissariato


 

SENIGALLIA — Nei prossimi giorni il circolo di Alleanza nazionale "Nuova destra" di Senigallia promuoverà una petizione per ribadire la necessità che la nostra città conservi sia il commissariato che la compagnia dei carabinieri. Ne ha dato notizia ieri mattina Massimo Bello, consigliere comunale e presidente del circolo di Alleanza nazionale "Nuova destra", che ha fatto visita alla sede del commissariato, dove ha incontrato il dirigente, Piernicola Silvis per discutere della notizia circa la paventata chiusura della struttura. Il consigliere Bello ha sottolineato l' importanza dell'esistenza del commissariato nella nostra città, ribadendo inoltre «la necessità di un suo potenziamento sia in uomini che in mezzi per garantire ancor meglio la sicurezza, l'ordine pubblico e i servizi amministrativi offerti alla nostra comunità».

«Lo scorso anno, insieme ai parlamentari Giulio Conti ed Angela Napoli, ho avuto l'occasione – ha dichiarato Bello - di visitare il commissariato, di incontrare il suo dirigente e gli agenti di polizia, constatando la necessità di un potenziamento dell'organico e dei mezzi, nonchè l'elevazione del commissariato a livello dirigenziale, per affrontare le esigenze del territorio con una maggiore presenza ed efficacia. Per non parlare del progetto, già approvato dal Provveditorato delle opere pubbliche, della costruzione della nuova sede.

Mi sembra francamente improbabile, viste le premesse, parlare di chiusura del commissariato». Intanto l' onorevole Giulio Conti, coordinatore regionale di Alleanza nazionale, che ieri ha incontrato a Roma il sottosegretario Alfredo Mantovano, afferma che «sull'argomento non vi è alcun documento ufficiale sia del governo che del parlamento, ma solo delle spinte di alcuni funzionari del ministero che starebbero mettendo mano alla riorganizzazione delle strutture delle forze dell'ordine, che Alleanza nazionale non condivide».

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