«Puniamo gli adulti e questa spirale finirà»
FIRENZE — «I documenti di espatrio dei minori? Sono ridicoli, troppo facile falsificarli. Ma io sono più preoccupato di come è facile far entrare un bambino illegalmente. Via terra o via mare. E come è ancora più facile farlo rimanere in Italia»
Aldo Nesticò è procuratore del tribunale dei minori della Toscana. Fu lui, per primo, che anni fa seppe portare a giudizio i genitori dei bambini che commettevano reati.
«Mandavano a rubare i minori sotto i 14 anni, quindi non punibili — racconta — ma questo diminuiva la loro responsabilità? Al contrario. Far rubare un minore al proprio posto e trarne beneficio è un aggravante. Il problema, purtroppo, è dimostrarlo.Le indagini in certi casi sono molto complesse».
E' questo il modo per arrivare ai trafficanti internazionali ?
«E' una delle strade possibili. Il problema, ovviamente, non è fermare il bambino che delinque. Ma far uscire allo scoperto l'adulto che ce l'ha mandato. Per questo, a Firenze, in accordo col Comune è sorto un Centro per bambini abbandonati che sta dando i suoi frutti. Appena trovati per strada i minori vengono accompagnati al Centro. E per riprenderli, gli adulti devono presentarsi, lasciare nome e cognome, dare indicazioni che in un futuro possono diventare utilissime».
Davvero i minori vengono acquistati come schiavi, e rivenduti talvolta ad altre bande che li usano per gli scopi più diversi?
«E' emerso ormai infinite volte. In certi casi lo stesso bambino andava e veniva quasi regolarmente dal suo paese all' Italia. Vengono rispediti a casa loro, ritornano dopo poco, anche con un nome diverso e la storia continua».
Soluzioni possibili?
«Credo che la Chiesa debba allargare le braccia a chiunque arriva. Ma credo che uno Stato abbia il dovere non solo di scrivere delle regole ma di farle rispettare».
Qual è il destino di questi bambini? Il sottosegretario Mantovano ci dice che, negli ultimi anni, ne sono entrati clandestinamente 17 mila.
«E' un vero esodo. Di sofferenza. Vengono per fare cosa? L'adozione illegale in Italia non lascia molti spazi ai trafficanti. Io penso a ricongiungimenti familiari. Me lo auguro per loro. Ma in molti casi, purtroppo, l'obiettivo è l'accattonaggio, il furto, l'utilizzo di una manodopera delinquenziale a costo zero, che non può essere perseguibile penalmente. Per questo occorre arrivare agli adulti. E' l'unico modo per uscire da una spirale dove tutti rischiamo di essere impotenti».