La Bossi-Fini è una legge in sostanza giusta

La Bossi-Fini è una legge in sostanza giusta anche se in alcuni punti deve essere migliorata. E' quanto emerso in un dibattito cui hanno partecipato Alfredo Mantovano, sottosegretario agli Interni, Filippo Berselli, sottosegretario alla Difesa, Enzo Raisi, assessore alle attività produttive del Comune, Gian Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio, don Giovanni Nicolini, direttore della Caritas bolognese e Gianni Tonelli segretario nazionale del Sindacato autonomo di polizia. Perplessità sulla Bossi-Fini sono state espresse da don Nicolini, relativamente alla difficoltà di espulsione dei clandestini non identificati, e da Sangalli che ha sottolineato il carattere marcatamente centralista di una legge che coinvolge troppo poco le Regioni.

L'on Mantovano, pur dichiarando che la Bossi-Fini si adeguerà ai cambiamenti del fenomeno migratorio, ha ricordato che la recente sanatoria ha fatto 'emergere' 700mila lavoratori che verranno regolarizzati in tempi brevi. Il sottosegretario ha ricordato che è necessario che il problema dell'immigrazione sia affrontato anche dall'Unione Europea. Infine ha sottolineato la necessità degli accordi bilaterali coi paesi da cui provengono gli immigrati al fine di ridurre il fenomeno della clandestinità.