ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su QN IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE (Sezione: il Resto del Carlino Pesaro Pag. ) |
Venerdì 16 Maggio 2003 |
Ciccioli : «An sta crescendo»
PESARO — L'elezione di Elisabetta Foschi è stata una grande novità per An e per la destra pesarese per tre ordini di motivi: perché è stata eletta direttamente dagli iscritti, perché leader del movimento giovanile e perché donna. Tre aspetti fondamentali sottolineati anche da Fini al Congresso di Bologna. Innovazione. In un anno i frutti di questa innovazione si sono ben visti giacché mai come ora An è riconosciuta quale valido interlocutore tra governo e territorio, così come ha testimoniato la forte presenza del partito nella provincia di Pesaro durante gli ultimi mesi. Basta infatti ricordare le manifestazioni del ministro Gasparri che tornerà a giugno invitato dall'Università di Urbino; la battaglia del viceministro Baldassarri e dell'intero partito per la scuola di talassemia a Pesaro, l'intervento del Sottosegretario alla Sanità Cursi per la difesa dell'ospedale di rete dell'entroterra, la presenza del Sottosegretario agli Interni Mantovano per l'ordine pubblico, l'intervento del Sottosegretario alla Giustizia Valentino contro la chiusura del Tribunale di Urbino, la venuta del Sottosegretario ai Beni Culturali On. Bono per bocciare il piano del colore della città feltresca e risolvere le problematiche degli archivi di stato della nostra provincia, la manifestazione dell'On. Landolfi, portavoce di Fini, a Fano sull'immigrazione e altre ancora. Rafforzamento. Analogamente, una azione notevole è stata svolta anche all'interno del partito con la riorganizzazione del tesseramento, la quintuplicazione delle iscrizioni giovanili e l'istituzione dei corsi di formazione per la classe dirigente e per i consiglieri comunali. Forse a qualcuno fa paura il fatto che An cresca e sia legittimata all'esterno? Sterili polemiche. Quanto alle polemiche apparse in questi giorni, credo che non offuschino affatto l'azione della Segreteria provinciale e andrebbero anzi analizzate con meno superficialità di quanto sia stato fatto finora. Relativamente alle fughe di Grianti e Rossi credo che questi non siano mai riusciti a metabolizzare l'esito democratico del Congresso dello scorso anno, giacché hanno sempre rifiutato ogni tipo di confronto. Relativamente alla vicenda di Ciaffoni, uomo tra l'altro mai iscritto ad An ed errante tra vari partiti tra cui l'Asinello di Prodi, va precisato che si tratta di una questione vecchia, un problema sofferto che però D'Anna conosce fin troppo bene giacché le linee su cui è convenuta la segreteria provinciale sono state indicate proprio dal circolo di Fossombrone, presieduto da un suo sostenitore al congresso e che esprime come candidata nelle prossime amministrative anche una delegata della Destra Sociale, corrente cui lo stesso D'Anna appartiene. Incarico legittimo. L'incarico conferito in Regione ad Elisabetta Foschi è un atto pienamente legittimo e trasparente. Rientra infatti nella possibilità dei cinque consiglieri componenti l'Ufficio di Presidenza il poter disporre di collaboratori esterni in base a una delibera approvata il primo agosto 2000 e dunque ben prima che Gasperi fosse eletto vicepresidente e che la Foschi diventasse presidente provinciale del partito. A questo punto mi chiedo: forse An che è riuscita con grande successo ad avere un suo componente nell'Ufficio di Presidenza doveva rinunciare a questa possibilità? Nello staff dell'ufficio di presidenza, dopo l'esame di curricula, è stata scelta una persona valida, competente, ma soprattutto con tutti i requisiti e le qualità professionali richieste. Forse il fatto di essere presidente di An dovrebbe essere un elemento penalizzante? Forse chi accusa di superficialità vorrebbe la autoghettizzazione del nostro partito? Se così fosse vi sarebbero dovute essere analoghe perplessità per altri incarichi conferiti a livello governativo ad altri esponenti di An, come è accaduto allo stesso D'Anna con la nomina, ovviamente remunerata, a consulente del Ministro dell'Agricoltura Alemanno. Personalmente però sono convinto del contrario e credo che An debba essere solo orgogliosa di avere propri rappresentanti in ruoli utili e significativi per l'azione politica. Il lavoro che sta svolgendo la Foschi in Ufficio di Presidenza regionale è un grosso aiuto umano e politico non solo per il Vicepresidente ma per l'intero gruppo di An che, oggi più compatto che mai, si vede rafforzato nella battaglia per l'alternanza nel Governo delle Marche. di Carlo Ciccioli* * Segretario regionale di An
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