E' stato messo sotto sequestro.....

PRATO — E' stato messo sotto sequestro, chiuso e sigillato un magazzino di via Bologna con tre laboratori gestiti da cinesi. L'operazione, condotta dagli addetti al controllo del territorio della Polizia municipale insieme agli operatori del dipartimento prevenzione dell'Asl, ha rilevato all'interno del locale impianti elettrici non a norma, bombole di gas disordinatamente sparse nei laboratori e una sola via d'uscita. All'interno dei tre laboratori, che funzionavano anche da abitazione, sono stati trovati trenta cinesi, fra lavoratori, donne e bambini. Per dodici di questi, dopo la chiusura del magazzino, il Comune ha provveduto al trasferimento provvisorio in un altro alloggio. Gli altri diciassette hanno trovato da soli una sistemazione. E sull'argomento immigrati, dopo il record siglato da Prato son l'ultima sanatoria, interviene il presidente di Confartigianato, Giovanni Nenciarini chiedendo alle istituzioni locali — Prefettura, Comune e Provincia — di attivarsi per un incontro con il sottosegretario Alfredo Mantovano, che ha la delega per l'immigrazione.

La Confartigianato ricorda di essersi adoperata per favorire il maggior numero di regolarizzazioni allo scopo di far emergere il fenomeno dei clandestini. «Adesso, chiusa la sanatoria, occorre governare il processo di regolarizzazione con controlli immediati sui rapporti e i luoghi di lavoro, le residenze di questi lavoratori», sostiene l'associazione «I numeri sono elevati e la città da sola difficilmente riuscirà a governare da sola questo processo che, sicuramente, farà emergere altre irregolarità». Per questo Confartigianato sostiene che si rende inderogabile l'incontro con il governo e il sottosegretario Mantovano, che è ritenuto da Confartigianato il giusto interlocutore su questo problema.