ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su QN Il Resto del Carlino La Nazione Il Giorno (Sezione: Pag. ) |
Venerdì 19 luglio 2002 |
s. m. Tutti uniti: «E' una ignobile barbarie» ROMA — Dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi fino ai massimi esponenti dell'opposizione. E con lo stesso presidente della Repubblica, Ciampi, che si è tenuto in costante contatto con la comunità e con le altre autorità. Il coro di condanna all'orribile attentato al cimitero ebraico del Verano non conosce stonature.
E barbarie è un termine utilizzato anche dal vicepremier Fini. «Sono certo — ha detto — che le istituzioni e i cittadini avvertono la gravità dell'accaduto e sapranno reagire con forza ed esprimere tutto il loro disprezzo per gli autori dello scempio». Solidarietà alla comunità ebraica romana è stata espressa anche dai presidenti di Camera e Senato, Casini e Pera. In particolare Casini ha parlato della necessità di trovare l'opportuna serenità per reagire mentre Pera ha insistito sulla vergogna che questo gesto ha gettato sul nostro Paese. Insieme con la propria indignazione, il ministro dell'Interno Pisanu ha annunciato che, al più presto, risponderà in Parlamento alle interrogazioni presentate sulla vicenda mentre il Viminale ha dato mandato perché si proceda con le indagini a 360° senza tralasciare alcuna pista investigativa. Per restare nell'ambito dei partiti di maggioranza, ieri al Verano si sono recati il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi e il sottosegretario Alfredo Mantovano mentre l'eurodeputato Antonio Tajani (FI) ha annunciato un'interrogazione in sede Ue per sottolineare i pericoli dell'antisemitismo. Secondo Fabrizio Cicchitto, invece, tutto questo è il frutto della demonizzazione della politica israeliana. Indignato anche il commento del ministro Buttiglione, mentre solidarietà è stata espressa dai presidenti di Regione e Provincia, Storace e Moffa. Il sindaco Veltroni, accorso subito al Verano, ha parlato di «atto barbarico» che offende le coscienze e la città di Roma mentre il leader dei Ds Fassino, a Torino per motivi familiari, ha inviato un commosso messaggio.
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